Tallini: ‘Il Governo nazionale si occupi dei precari del Pugliese’

Accorato e determinato appello del consigliere regionale al nuovo ministro della sanità

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    di Domenico Tallini*

    L’emergenza si affronta con provvedimenti e strumenti di emergenza. Senza personale e risorse, gli ospedali calabresi rischiano la chiusura.

    Il governo, che ha commissariato in toto la sanità pubblica in Calabria con un decreto ai limiti della costituzionalità, ha il dovere di trovare una soluzione al caso dei precari dell’Azienda ospedaliera di Catanzaro mandati a casa dopo 48 mesi, lasciando un buco incolmabile nei servizi.  

    Si stabilisca contestualmente di attivare le altre graduatorie relative  a figure necessarie e comunque previste in pianta organica nelle varie aziende sanitarie regionali ,evitando così che la sacrosanta battaglia per il diritto al lavoro si trasformi nella ennesima guerra tra poveri disoccupati calabresi.

    Non faccia orecchie da mercante il nuovo ministro della salute Roberto Speranza, trincerandosi dietro leggi e regolamenti che lasciano il tempo che trovano. Gli operatori sanitari a tempo determinato si sono guadagnati sul campo, con grandi sacrifici, il diritto di avere un rapporto di lavoro stabile. Qui non si tratta di violare le leggi in materia di assunzioni nella PA, ma semplicemente di riconoscere un sacrosanto diritto e, nello stesso tempo, evitare che le aziende ospedaliere vengano sguarnite, con drammatiche conseguenze per i cittadini.
    Lo dica subito il governo se vuole fare chiudere gli ospedali calabresi! Noi non ci stiamo.  

    Come coordinamento di Forza Italia ringraziamo la nostra consigliere comunale Emanuela Costanzo, anche nella sua qualità di presidente della commissione sanità del Comune Capoluogo,  per avere sollevato pubblicamente la questione e ci appelliamo al sindaco Sergio Abramo perché, anche nella sua qualità di massima autorità cittadina in materia di sanità, chieda un incontro urgente al neo ministro della salute Speranza per sollecitare interventi straordinari. Non bastano le generiche solidarietà a mezzo stampa. Se è il caso, bisognerà presidiare il ministero della salute per ottenere, quanto meno, la proroga di questi contratti in modo che questi validi professionisti possano proseguire nel loro insostituibile lavoro nei reparti dell’ospedale.

    *Consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia

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