Non facevano parte della cosca dei Gaglianesi: assolti

La Corte d'Appello di Catanzaro che ha assolto dal reato di associazione mafiosa i due imputati Giuseppe Arena e Francesco Gentile coinvolti nel Processo "Revenge"

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    Giuseppe Arena e Francesco Gentile sono stati assolti dall’accusa di appartenere alla cosca dei Gaglianesi di Catanzaro. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Catanzaro che ha assolto dal reato di associazione mafiosa i due imputati coinvolti nel Processo “Revenge” che nel 2006 puntò per la prima volta i fari sulla cosca catanzarese e soprattutto sul controllo che il clan Arena di Isola Capo Rizzuto esercitava sul capoluogo proprio grazie allo stretto rapporto con il gruppo di Catanzaro. Il 25 ottobre 2018 la Corte di Cassazione aveva parzialmente annullato la sentenza d’appello emessa il 18 novembre 2016.

    In quella occasione gli ermellini avevano annullato con rinvio le posizioni di Giuseppe Arena, alias “Tropeano” (difeso dagli avvocati Giancarlo Pittelli, Saverio Loiero, Vittoria Aversa e Anna Marziano) e Francesco Gentile (difeso da Loiero e Aversa), accusati di essere al vertice della cosca Arena, dopo la morte del boss Carmine, e di fare da anello di congiunzione tra Isola e Catanzaro. Su questo punto la Suprema corte ha annullato con rinvio a una nuova sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che si è espressa con una assoluzione. È la terza pronuncia che la Corte emette su questo procedimento che ha visto dal 2008 ad oggi diversi rimpalli tra Appello e Cassazione. (ANSA)

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