Precari sanità, Abramo:Ora legge regionale che proroghi loro contratti

La proposta del sindaco: 'Bene l'autorizzazione di Cotticelli sulle graduatorie, ma ora si proroghino i contratti dei precari fino a dicembre per prendere tempo e trovare una soluzione definitiva col nuovo ministro' 

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     “Una legge regionale che proroghi di due mesi, fino a dicembre, i contratti in scadenza dei precari della sanità calabrese”. È la proposta lanciata dal sindaco Sergio Abramo. “Questa soluzione permetterebbe, alla politica come alle Aziende ospedaliere, di prendere il tempo necessario per individuare, insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza, una via d’uscita definitiva da una situazione che rischia di mandare al collasso il settore calabrese”, ha sottolineato Abramo, che ha verificato la possibilità di concretizzare una bozza di legge regionale, da sottoporre prima in giunta e poi in Consiglio, con il delegato alla Sanità del governatore Oliverio, Franco Pacenza, e con il direttore generale del dipartimento Tutela della salute della Cittadella, Antonio Belcastro. La proposta è stata già illustrata ai sindacati di categoria e avrebbe ricevuto un consenso di massima da parte dello stesso governatore Oliverio.

    “L’autorizzazione che nella serata di ieri il commissario Cotticelli ha garantito al “Pugliese-Ciaccio” in merito all’assunzione a tempo determinato, per sei mesi, degli idonei nelle graduatorie concorsuali già esistenti è senz’altro una buona notizia”, ha proseguito il sindaco, “e va nella stessa direzione in cui andrebbe la legge regionale che sto proponendo: prendere quanto più tempo è possibile in attesa che l’insediamento del nuovo ministro della Salute diventi effettivo”. “Accanto a questo – ha aggiunto il primo cittadino del capoluogo -, non si può lasciare che i precari che stanno per essere licenziati dopo quattro anni di lavoro nelle strutture sanitarie calabresi, penso ai 200 in forza al “Pugliese-Ciaccio”, ma anche a tutti gli altri in servizio negli ospedali della regione, vengano lasciati andare privando centinaia di nuclei familiari dell’unica fonte di sostentamento.

    Mi rendo conto che la materia, vincolata da una legge dello Stato, non presenta una soluzione semplice. Ma è proprio per questo che è compito della politica, a ogni livello, fare tutto il possibile per salvaguardare quelle professionalità che, in molti casi, hanno retto interi reparti e hanno raggiunto, sul campo, un livello di formazione e know how che sarebbe assolutamente controproducente mettere da parte. Mi auguro – ha concluso Abramo – che la mobilitazione bipartisan della politica regionale prosegua senza sosta e consenta, in tempi rapidissimi, di redigere e varare la legge regionale per la proroga dei contratti di precariato in attesa che il Ministro risolva la situazione”.

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