Asp Catanzaro sciolta, Prc: rinnovare classe dirigente sanità

Noi vicini ai malati della nostra regione 

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    E’ di ieri la notizia che il Consiglio dei Ministri,- scrive il Prc di Catanzaro- su proposta del Ministro dell’Interno, ha deliberato lo scioglimento dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, dopo aver accertato condizionamenti da parte delle organizzazioni criminali del luogo. Tutto questo mentre in Calabria assistiamo alla caduta libera del sistema sanitario, a moltissimi ammalati che sono costretti ad emigrare per curarsi fuori Regione e ai licenziamenti di lavoratrici e lavoratori del settore.

    Tutto questo concatenarsi di eventi certifica il fallimento della classe politica regionale, principale responsabile dello sfascio della sanità calabrese, e il fallimento delle gestione commissariale che non solo non è riuscita a risanare la pesante situazione debitoria della sanità, ma non è stata nemmeno in grado di favorire l’emergere di una struttura dirigenziale che stesse il più lontano possibile dalla collusione con la criminalità organizzata.
    Detto ciò, pensiamo che sia l’ora di un cambio di registro e di una politica che sappia farsi carico di un serio rinnovamento della classe dirigente della sanità e del rilancio dei servizi.
    Il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Catanzaro in questo momento è vicino agli ammalati della nostra Regione, a chi è costretto ad emigrare per curarsi e ai tanti precari e precarie che lottano per il loro diritto al lavoro, come testimonia la nostra presa di posizione e la nostra presenza all’iniziativa di lotta di qualche giorno fa al fianco dei 200 lavoratori dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio.

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