Quartiere Piterà, ‘Ci mancavano solo gli atti vandalici’

Intervengono l'ex consigliere comunale Gigliotti e l'ex presidente della circoscrizione Primerano

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    Riceviamo e pubblichiamo

    Ci mancavano solo gli atti vandalici a rendere più difficile la vita nel quartiere Piterà. Come è stato ampiamente riportato dalla stampa e dalle TV locali, infatti, la mattina di domenica 8 Settembre i cittadini del rione a nord di Catanzaro si sono risvegliati con l’amara sorpresa di constatare che circa venti auto parcheggiate lungo Viale V.Gattoleo avevano subito, da parte di ignoti, la foratura delle gomme. Il fattaccio ha naturalmente coinvolto tutti i residenti, che in modo diretto o indiretto sono stati  danneggiati sul piano economico oltre che per le conseguenze psicologiche negative che tali fatti di norma comportano. Le forze dell’ordine hanno naturalmente proceduto all’accertamento dei fatti, acquisendo tra l’altro le registrazioni di alcune telecamere private dislocate davanti ad alcuni negozi al fine di cercare di individuare i responsabili.

    Ma, come dicevamo, questo è solo l’ultimo in ordine di tempo dei problemi del rione, poiché altri ve ne sono e che perdurano da tanti anni, puntualmente da noi segnalati alle autorità cittadine, che però si sono finora dimostrate quasi sempre sorde alle legittime richieste dei cittadini residenti.

    Partiamo dal parcheggio. Esiste sul margine dell’asse stradale del quartiere, Viale V. Gattoleo, una piccola area derivata da lavori di consolidamento idro-geologico effettuati in conseguenza del nubifragio del 16 Novembre 1987, che aveva seriamente danneggiato il territorio dei quartieri S.Elia e Piterà. Con l’economia di 359.120,38 € derivante dal finanziamento di 4 miliardi sono state realizzate una serie di opere ( briglie-reti di sostegno ) a protezione delle abitazioni di Via G.Lamanna e a conclusione dei lavori è risultata la creazione di un’area adiacente a Viale Gattoleo sufficiente per il parcheggio di circa 15 automobili. Considerata la totale mancanza di servizi del genere, per cui le auto vengono parcheggiate sul bordo della strada (una via stretta e tortuosa che oltre al normale traffico automobilistico deve sopportare anche il continuo passaggio di grossi TIR provenienti da una cava della Sila, per i quali è stato lungamente quanto inutilmente proposto un percorso alternativo), i cittadini del rione hanno presentato nel 2016 una petizione all’Amministrazione Comunale affinché l’area in questione venisse adibita a servizio ( parcheggio ).

    L’amministrazione comunale nel novembre del 2016 scriveva all’autorità di Bacino della Regione Calabria chiedendo il declassamento dell’area da “ R3 a R2 “ affinchè la stessa limitrofa alla sede stradale ( SS 19 ) venisse utilizzata a parcheggio.

     L’iter procedurale per raggiungere lo scopo prevedeva un nulla-osta da parte della Regione, per la cui istruttoria la competente commissione regionale ha richiesto al Comune di Catanzaro un’integrazione della documentazione presentata. Ma inutilmente: l’amministrazione comunale non ha a tutt’oggi proceduto a fornire i documenti richiesti, per cui l’area in questione, sia pur nel frattempo venuta ad essere parzialmente utilizzata come parcheggio per iniziativa autonoma dei cittadini stessi, versa per la rimanente parte in condizioni di massimo degrado, invasa da sterpaglie ed erbacce che nei mesi estivi rischiano costantemente di andare a fuoco (perché il Comune non riesce nemmeno ad assicurare la periodica pulizia) oltre che da materiali di risulta e rifiuti vari che vi vengono via via accumulati dagli immancabili cittadini privi di senso civico.

    E’ triste e frustrante dover constatare come i nostri amministratori non si dimostrino capaci di effettuare nemmeno quel piccolo passo burocratico che sbloccherebbe questa assurda questione, ottenendo, con piccolo sforzo ed a costi irrisori, un servizio che darebbe almeno un po’ di respiro a un quartiere peraltro privo di qualsivoglia struttura sportiva o sociale, soffocato da un traffico esuberante rispetto alla struttura viaria, quasi privo di marciapiedi, i cui abitanti vivono quindi in condizioni di scarsa sicurezza, di cui l’ultima vessazione delle ruote forate non costituisce che l’ultimo e più vergognoso esempio.

    Ci auguriamo che almeno essa serva a svegliare l’attenzione di Sindaco ed Assessori e li spinga a fare il loro dovere. Potrebbero iniziare, dopo aver sbloccato la questione parcheggio, a far sistemare qualche telecamera sulle vie del quartiere onde scoraggiare gli attacchi vandalici, quindi impegnarsi a spostare il flusso dei camion su altre strade che non siano quelle cittadine. Il tutto ancor prima di completare la rete di marciapiedi e di immaginare infrastrutture di tipo sportivo e socio-culturale e ricreativo: piccole cose, facili da compiere ma estremamente importanti per migliorare la qualità della vita degli abitanti (foto streetview).

     

    Giovanni Primerano

    già Presidente Circoscrizione Pontegrande-S.Elia

    Antonio Gigliotti

    già Consigliere Comunale

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