Tre a uno alla Sicula Leonzio. Il Catanzaro balza in vetta

Giallorossi in gol nella ripresa con Fish, Kanoute e Giannone. Prestazione da applausi ALLE 22 STUDIO GIALLOROSSO  

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    CATANZARO-SICULA LEONZIO 3-1 

    Marcatori: 18’st Fischnaller 23’st Kanoute, 40’st rigore di Giannone 49′ st Lescano

    CATANZARO (3-4-3) : Di Gennaro; Celiento, Riggio, Martinelli; Statella (1’st  Favalli), Maita, De Risio, Casoli (1’st Di Livio) ; Kanoute (26’st Mangni), Nicastro (35’st Quaranta), Fischnaller (26’st Giannone). A disposizione: Mittica, Nicoletti, Signorini, Elizalde, Bianchimano, Di, Figliomeni, Risolo. All. Auteri    

    SICULA LEONZIO (3-4-1-2) : Nordi; Sosa, Petta (23’st Tafa), Ferrini; Parisi, Maimone (6’st Megealitis), Palermo (23’st Bariti), De Rossi (23’st De Rossi); Sicurella; Grillo (12’st Cozza), Scardina. A disposizione: Polverino, Esposito, Manfrè, Sinani, Sibite, Vitale All. Grieco

    Arbitro: Gariglio di Pinerolo (Assistenti: Massimino-Gualtieri)

    Note: Pomeriggio soleggiato. Spettatori 6400 Ammoniti: Sicurella, Maimone, Maita.              

    Tre a uno ed una prestazione da applausi. Così il Catanzaro ha liquidato la Sicula Leonzio tra le mura amiche allungando la propria serie positiva e conquistando la testa della classifica a quota dieci punti. Fischnaller, poi Kanoute e a chiusura Giannone dal dischetto regolano i bianconeri nella seconda frazione – di Lescano la rete della bandiera siciliana: per gli oltre seimila del “Ceravolo” è festa grande al novantesimo. 

    CRONACA – Stesso undici di Monopoli per Auteri che scommette ancora su Casoli e si affida a Nicastro, in partenza, per il centro attacco. Anche Grieco cambia poco sopperendo all’indisponibilità di Sabatino con De Rossi e schierando Grillo e Scardina davanti.   

    Primo tempo – Catanzaro arrembante nel primo quarto d’ora e Sicula Leonzio costretta a stringere i denti in avvio. Uno sprint di Kanoute su Ferrini procura il primo brivido al quarto con la palla che attraversa l’intero specchio senza incontrare, per un soffio, né la deviazione di  Casoli né quella di Fischnaller. Ci pensa poi proprio l’altoatesino ad infiammare con una serpentina in area che costringe Petta alle maniere forti: l’arbitro vede ma non giudica l’intervento valido per andare dal dischetto. Il motore del gioco giallorosso è continuo e ben oliato con cross incessanti dalle fasce ma non troppa consistenza al centro per colpire. E alla lunga gli ospiti prendono coraggio sfidando gli avversari in contropiede sulla loro catena di sinistra: pericoloso De Rossi di testa – traiettoria controllata da Di Gennaro – ugualmente insidioso Scardina, arginato da Riggio. Sono le aquile a governare comunque le trame; al riposo si va però sullo zero a zero. 

    Secondo tempo – Cambio totale sulle fasce per Auteri alla ripresa con sia Favalli che Di Livio dentro al posto di Casoli e Statella; entra bene la Sicula che in acrobazia con Maimone offre a Di Gennaro la possibilità per il suo primo vero intervento in gara, poi è Fischnaller – con la complicità del nuovo entrato bianconero Megaelitis – a sbloccarla da calcio d’angolo. Esplode il “Ceravolo” che vede le aquile alzare ancor di più i giri e raddoppiare poco dopo: discesa liscia di Fischnaller sulla fascia, palla al centro ed è facile il tocco di Kanoute a battere Nordi. La corsa del senegalese sotto la curva è da cartolina della domenica così come la standing ovation dedicatagli dallo stadio intero al momento del doppio cambio con il compagno numero ventuno – dentro al loro posto Giannone e Mangni. Normale amministrazione catanzarese dalla mezzora in poi con anche Quaranta a serrare le linee – out Nicastro, Martinelli a destra, Celiento avanzato a centrocampo – e il colpo di grazia inferto su rigore da Giannone dopo un fallo della difesa su Celiento. Sicula sconfortata in campo come i suoi tifosi sugli spalti, in gol con Lescano di testa sul finire; giallorossi costretti a terminare in dieci per l’infortunio di Favalli – borsa di ghiaccio sul costato per lui – ma raggianti al novantesimo e gratificati da altri tre punti pesanti per la classifica.

    Gianfranco Giovene

     

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