Dissequestrata discoteca ‘La Scogliera di Pietragrande’

Tribunale accoglie istanza dell'avvocato Enzo De Caro

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Il pubblico ministero sostituto procuratore  Buzzelli, Tribunale di Catanzaro in accoglimento dell’istanza che era stata presentata nei giorni scorsi dal difensore di fiducia Enzo De Caro nell’interesse della titolare della discoteca, Martina Sinatora, ha disposto l’immediato dissequestro del locale ordinandone la restituzione all’avente diritto.
A seguito del provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Catanzaro i Carabinieri di Gasperina dovranno provvedere alla restituzione del bene redigendo contestualmente un apposito verbale.
La discoteca era stata sequestrata alla fine del mese di agosto sul presupposto, errato secondo il difensore, di un accertamento della S.I.A.E. che aveva verificato l’emissione di 780 ticket di ingresso rispetto al limite di 350 avventori consentito dalla licenza sindacale.
Quest’accusa non era stata condivisa dalla difesa che aveva immediatamente proposto ricorso al Tribunale delle Libertà, che ad oggi non ha ancora depositato la sentenza con i motivi.
La difesa ha già preannunziato ricorso per Cassazione, qualora l’esito del Tribunale delle Libertà dovesse essere negativo, ritenendo che non si possa condividere il principio secondo il quale, aver emesso 780 ticket corrisponde alla simultanea presenza di 780 avventori nella discoteca, ciò perché la maggiorparte di quei ticket erano stati distribuiti nei giorni prima dell’evento in prevendita ed ai fini pubblicitari in omaggio a sponsor, amici e personalità che poi non si sono presentate.
Inoltre, secondo costante giurisprudenza, va evidenziato che il numero di persone presenti nella discoteca va rigorosamente accertato con apposita strumentazione come il contapersone e comunque, nel caso di specie, escludendo le persone che si trovavano nelle aree esterne non adibite a discoteca, aree non recintate e nelle pertinenze dell’esercizio”. “In conclusione – secondo quanto riferito dallo stesso avvocato De Caro- , secondo lo stesso principi applicato nel caso della “Scogliera di Pietragrande”, vi è il rischio concreto che tutte le discoteche della provincia di Catanzaro possano essere poste immediatamente sotto sequestro preventivo”.

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