Evacuazione dal Galluppi, i docenti: ‘Nulla è stato lasciato al caso’

LA PRESIDE: RIMANGO STUPITA DALLE POLEMICHE STUDENTI: PER NOI NIENTE EVACUAZIONE 

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    Riceviamo e pubblichiamo. 

    Una scossa di terremoto viene avvertita in modo lieve, e non da tutti, all’interno delle aule del Liceo Classico Galluppi di Catanzaro. Nelle aule si fa lezione regolarmente. Dall’altoparlante della scuola la Preside rassicura tutti sul fatto che ogni cosa è sotto controllo.

    Dopo aver personalmente controllato le scale per non mettere a repentaglio la sicurezza degli studenti (il Liceo si sviluppa su quattro piani e, come è noto, le scale vanno evitate in caso di terremoto), arriva l’ordine di evacuare la scuola per permettere agli uomini della Protezione Civile di controllare di nuovo l’edificio.

    Ogni docente accompagna la sua classe, ordinatamente, nel luogo di raccolta, seguendo il tragitto più volte percorso durante le simulazioni di evacuazione. La Preside si aggira fra gli alunni, vede che tutto è regolare e autorizza i genitori a portar via i propri figli.

    I docenti riportano il registro a scuola, compilano il modulo dell’evacuazione e constatano di aver portato a termine tutto in modo ineccepibile, tutto come si deve.

    Del resto, basta leggere sul sito ‪ascuolasicuri.it ‬per verificare che nulla è stato lasciato al caso.

    Si legge infatti:

    “CHE COSA FARE IN PRESENZA DI UN TERREMOTO?

    La prima cosa da fare, per quanto possibile, è mantenere la calma ed evitare quindi di estendere il panico agli alunni presenti (già scossi dall’evento sismico).

    Di seguito sono riportate le procedure da rispettare per gestire l’evento:

    * Rimanere all’interno della propria aula (non precipitarsi fuori).
    * Allontanare immediatamente gli alunni da finestre, armadi o lampade che cadendo potrebbero mettere in pericolo la loro incolumità.
    * Andare tutti sotto i tavoli o a portarsi in prossimità di un punto “solido” della struttura (es. muri portanti, architravi, vani delle porte gli angoli in genere).
    * Terminata la scossa ogni insegnante dovrà, in accordo con il Responsabile delle Emergenze e gli addetti alla gestione delle emergenze, verificare immediatamente l’agibilità dell’uscita di sicurezza più vicina (se non è possibile uscire è necessario rimanere all’interno della sezione in attesa di aiuto).
    * Ogni insegnante dovrà preparare la propria sezione all’evacuazione designando degli alunni apri fila a cui si accoderanno tutti gli altri tenendosi per mano o appoggiando la mano sulla spalla del compagno che lo precede.
    * Durante l’uscita l’insegnante dovrà mantenere la calma e verificare costantemente che nessun alunno rimanga indietro.
    * Raggiunto l’esterno portarsi, sempre senza correre, al punto di raccolta stabilito.

     

    Fin qui la cronaca.

    Eppure, nel pomeriggio si leggono articoli deliranti su “alunni trattenuti contro la loro volontà”, su “attacchi di panico” avvenuti a scuola e ci chiediamo: si sta parlando della nostra scuola? Impossibile. Cerchiamo qualche riferimento a persone, come un articolo dovrebbe fare, eppure leggiamo generiche accuse anonime.

    Perché attaccare il Liceo Classico Galluppi, che per l’ennesima volta si è dimostrato all’altezza del compito, che non ha lasciato nulla al caso, che ha accompagnato con consapevole professionalità tutti i suoi alunni in un momento critico come quello di stamane? Cui prodest?

    Non lo sappiamo e tutto sommato non ci interessa. Sappiamo solo di lavorare in una scuola seria e ben guidata, che ha una classe docente attenta e alunni composti e maturi.

    C’è qualche eccezione? Forse, ma conferma la regola.

     

    I docenti del Liceo Classico Galluppi di Catanzaro

     

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