Usr inaugura anno scolastico : gli studenti emozionano VIDEO

Rappresentazioni cariche di valori sul palco, giornata degna dello spirito scolastico 

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    di Gianluigi Mardente 

    In un teatro Politeama gremito in ogni ordine di posto, questa mattina la scuola si è presentata e ha inaugurato l’anno scolastico 2019/20. In sala presenti moltissimi dirigenti scolastici dell’intera regione, praticamente tutti quelli della città, oltre ai vertici dell’Ufficio Scolastico Regione e poi loro, soprattutto loro, gli studenti. “Il terremoto e la paura di lunedì scorso – ha detto il direttore generale dell’Usr , Maria Teresa Calvosa – non ci ha fermati e oggi siamo qui per fare quello che deve fare la scuola: sviluppare spirito critico e libero pensiero dei nostri ragazzi, autentici protagonisti di questa giornata. E’ anche giusto – prosegue – premiare le eccellenze delle nostre scuole che hanno dato lustro in tutta Italia e addirittura nel mondo. Ai ragazzi dico di divertirsi e aprire la mente per abbracciare la cultura e abbandonare l’ignoranza, perchè con la cultura si diventa uomini liberi”.

    Sicurezza e la paura del terremoto, tema caldo. Ma non oggi su quel palco. Oggi il terremoto al Politeama c’è stato, si è sentito fortissimo ed è stato esattamente un terremoto di emozioni. Gli studenti hanno dato speranza e hanno inaugurato questo anno scolastico come meglio non avrebbero potuto. Protagonisti assoluti. Oh mio Dio quanto valgono questi ragazzi. Spesso etichettati come figli del digitale, lontani dai valori e dai contatti umani, distratti dal rispetto del prossimo e attaccati a misere discussioni. Non è assolutamente vero. Nossignore. La scuola oggi ha veramente fatto vedere quello che può e sa fare: insegnare a vivere da fratelli.

    La manifestazione, condotta dagli studenti in maniera egregia, ha portato sul palco musica, teatro, cortometraggi, poesia, eccellenze, premi. Istituti di varie zone della Calabria hanno messo in piedi disparate ed entusiasmanti rappresentazioni di ogni genere con la bravura di legare gli studi specializzati ai valori di vita più importanti e temi contemporanei di assoluta rilevanza: ambiente, sicurezza, rispetto, uguaglianza, appartenenza. Una scuola calabrese che ha preso gli dei delle opere di scrittori latini e ha accostato il nostro dialetto con siparietti divertenti ma sempre legati ad una morale virtuosa. Bello, bellissimo lo spettacolo teatrale di un istituto di Petilia Policastro.

    Capire se stessi, ritrovare se stessi e dare un obiettivo alla propria vita guardando gli altri e le loro storie di vita con un occhio profondo, quello del cuore. E’ stato il messaggio che una scuola di Tropea ha mandato chiaro, chiarissimo, a questo anno scolastico con uno stupendo cortometraggio sulla vita di Andrea che amava fare le foto ma non coglieva l’anima dei paesaggi e dei personaggi. Quando fai a fondo conosci gli altri e ritrovi te stesso. La scuola moderna è aperta al mondo che sta esattamente fuori dalle mura dell’istituto e proietta i ragazzi alla vita e non certo ad un voto che non deve classificarli, ma li deve stimolare.

    La scuola parte così, e parte bene. Alza il sipario mostrando il suo lato migliore e con la consapevolezza che deve lavorare sui suoi limiti. Ma quei ragazzi sul palco sono una garanzia, specchio di una generazione troppo additata sempre in negativo e invece capace di scrivere libri e leggere storie già a 18 anni. La scuola si gode il suo primo giorno e si gode allievi come Giuseppe Imperatore, campione nazionale di Neuroscienze e appena classificatosi nella top ten mondiale in Cina in una materia che esalta il Liceo Fermi e questo ragazzo destinato ad essere un ricercatore di fama internazionale. Dalla scuola parte un messaggio forte e chiaro, soprattutto urlato dai microfoni e dalle poltrone del Politeama dagli studenti che stanno già cambiando il mondo e qualcuno di noi li ritiene arretrati. Nulla di più falso.

     

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