Gigliotti (Pd): ‘Stop ai cambi di casacca istituzionali’

'Del nuovo corso del Pd dopo l’elezione a segretario di Zingaretti non c’è traccia' 

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    ‘La società catanzarese assiste ai disinvolti cambi di casacca di figure istituzionali che da oltre un ventennio hanno rappresentato e rappresentano il capoluogo di regione ai vari livelli: parlamento – regione – comune passando da uno schieramento ad un altro, ma riuscendo a mantenere quel pacchetto di voti che gli garantisce di mantenere la carica. La campagna acquisti rimane ancora aperta ed altri esponenti politici si apprestano ad approdare al Centro-destra e persino alla lega di Salvini, al partito che chiede l’autonomia differenziata, che fa male al sud, e che negli anni passati ed ancora oggi ne ha dette di cotte e di crude sui calabresi ( ancora compaiono le scritte “non si fittano appartamenti ai meridionali” )’. Lo afferma in una nota Antonio Gigliotti componente Assemblea regionale Pd.

    ‘Il sindaco Abramo – prosegue Gigliotti –  in questi giorni ha fatto gli auguri ai rappresentanti della Lega che si sono insediati sul territorio! Il governo della città del Centro-destra è coinciso con la decadenza del capoluogo di regione che ha perso ruolo e peso politico nel panorama regionale ed ha stravolto l’identità della città per scelte urbanistiche sbagliate che hanno portato all’isolamento del centro storico ed all’impoverimento immobiliare ed economico dei quartieri a nord. Al declino delle ideologie, accompagnato dalla crisi delle formazioni partitiche, che spinge ad intendere in modo nuovo la rappresentanza partitica ed il ruolo delle Istituzioni, il Pd non è riuscito a dare una risposta progressiva che favorisse la partecipazione e coinvolgesse i cittadini’.

    ‘I luoghi d’incontro, le sezioni – afferma ancora l’esponente Pd –  che una volta avevano la funzione “nobile“ di fucina per la formazione delle classi dirigenti, si sono trasformati in “ circoli virtuali “, in comitati elettorali e vengono aperti in occasione delle scadenze:tesseramento (non trasparente), convenzioni, primarie e elezioni ai vari livelli. I circoli sono presenti di nome ma hanno perso il radicamento sul territorio rimanendo lontano dai cittadini e distanti dai problemi. Del nuovo corso del Pd, dopo l’elezione a segretario di Zingaretti, non c’è traccia, la campagna d’ascolto con i banchetti per il tesseramento “iscriviti al Pd perché da solo non risolvi il problema“ non si è ancora aperta a Catanzaro. Il partito calabrese in cattiva salute da anni, all’attenzione del partito nazionale, commissariato più volte, non è ancora guarito anzi in questi ultimi giorni sono saltati i nervi e la temperatura e salita tanto che si è parlato anche di scomuniche. L’insofferenza dei nostri iscritti e lo sconcerto del nostro elettorato di fronte alle divisioni, le vendette, le partenze sono palpabili e non aiutano certo in vista della prossima scadenza elettorale. L’azione del commissario non ha combattuto la polverizzazione del Pd, la delegittimazione e la inutilità dei suoi gruppi dirigenti e la sua complessiva perdita di peso politico. Anzi, un partito commissariato offre alibi a comportamenti ispirati alla più disinvolta pratica politica-elettorale, al vantaggio personale e immediato, fino al trasformismo e al cambio repentino di casacca. Al momento del suo insediamento il segretario provinciale ha dichiarato di voler promuovere un processo di riorganizzazione politica del partito sul territorio sotto il segno del cambiamento per imprimere una forte discontinuità, per unire forze e dare un contributo a nuove aggregazioni politiche e sociali. Le sue dichiarazioni sono rimaste solo intendimenti ed il capoluogo di regione continua a non avere un gruppo dirigente eletto democraticamente ( segretario cittadino –unione cittadina) che partecipi e concorra alla formazione delle scelte che il partito si appresta a fare in vista della scadenza elettorale’.

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