Sgombero area cantiere Mazzini: dopo mesi ancora tutto fermo

Dalla prima richiesta alla ditta Magifra alla diffida dello scorso 25 settembre. Ma ancora nessuno si è visto 

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    Lo scorso 20 giugno il Comune ha intimato alla Magifra, impresa a cui era stato affidato l’appalto complesso inerente i lavori per la ristrutturazione della Scuola Mazzini, di sgomberare l’area del cantiere per prevenire eventuali problemi ambientali e danni alla salute pubblica. Dieci i giorni che erano stati concessi alla ditta, trascorsi i quali l’Amministrazione avrebbe provveduto autonomamente, addebitando gli oneri alla Magifra. Era l’inizio dell’estate ma nulla è stato fatto in questi mesi. 
    Il silenzio sulla vicenda lo ha rotto il consigliere Rosario Mancuso che – certamente perché rassicurato dagli uffici competenti – nei giorni scorsi ha annunciato che la bonifica dell’intera area sarebbe scattata sette giorni dopo la diffida (un’altra?) alla ditta. Diffida partita il 25 settembre. “Alla stessa impresa – scriveva Mancuso – è stato intimato di intervenire, entro sette giorni, per bonificare l’area e ripristinare adeguate condizioni igienico-sanitarie. Qualora si dovesse registrare un’ulteriore inerzia, immediatamente dopo si recheranno sul posto gli addetti della Sieco garantendo l’intervento – a danno dell’impresa – per cui è stata prevista la copertura finanziaria”. Immediatamente dopo… nulla. Sono trascorsi 15 giorni e nessuno si è visto. E i residenti combattono con topi, insetti, rifiuti e una situazione igienico ambientale vergognosa.

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