Fiorita: ‘Trasferimento dei frati, grave colpo alla comunità’

L'intervento del leader di Cambiavento sul possibile trasferimento dei religiosi dalla chiesa del Monte

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    di Nicola Fiorita*

    Le notizie che circolano da mesi sulla possibile chiusura del convento dei frati cappuccini annesso alla Chiesa del “Monte dei morti” destano preoccupazione, non soltanto per la vita religiosa, ma anche per la vita civile della nostra città di Catanzaro.
    La scelta dell’Ordine dei cappuccini di lasciare la città, dopo aver già chiuso nel 2006 la fraternità di “Madonna di Pompei” nel rione Sant’Antonio e, una volta fuse le due province monastiche (quella di Reggio Calabria-Catanzaro e quella di Cosenza) in una sola provincia, aver trasferito nel 2008 la curia provinciale da Catanzaro a Lamezia Terme, determinerebbe un’ulteriore grave perdita per il nostro capoluogo di regione, in termini di spiritualità, di cultura, di storia, di relazioni umane.

    Comprendiamo le difficoltà che gli ordini religiosi, in generale, e quello dei frati cappuccini, nello specifico, vivono a causa del calo delle vocazioni, ma i frati cappuccini hanno sempre rappresentato un solido punto di riferimento per i catanzaresi, e non solo, che nei momenti di difficoltà, di bisogno, di necessità spirituali o materiali, hanno trovato nel convento di questi francescani una porta aperta, una mano tesa all’aiuto, una parola di conforto.

    Ciò pure grazie al ministero dell’assistenza spirituale che gli stessi frati svolgono presso l’Ospedale civile “Pugliese”.
    Inoltre, bisogna anche sottolineare come, con la chiusura del convento, il paventato trasferimento dell’archivio storico e della biblioteca impoverirebbe la nostra comunità di un importante patrimonio storico, artistico e culturale che si è alimentato, nei secoli, anche delle donazioni di tanti catanzaresi.

    Chiediamo quindi ai superiori dell’Ordine dei cappuccini di ascoltare le preoccupazioni e le istanze che provengono dai fedeli e dai cittadini di Catanzaro e di fare in modo che il convento possa rimanere aperto così da permettere ai frati di continuare a svolgere l’apostolato in città. Al contempo auspichiamo che il sindaco e la giunta comunale adottino tutte le misure necessarie, da un lato, a sostenere la missione dei frati cappuccini a Catanzaro, dall’altro lato, a garantire, d’intesa con l’attività delle soprintendenze, che siano tutelate le pretese della comunità a non essere depauperata di quei beni culturali, artistici, storici, archivistici e librari che sono espressione della sua identità.
    Ben vengano quindi le iniziative messe in atto dal Comitato permanente auto-costituitosi “pro-Monte”, che ringraziamo per aver portato all’attenzione dell’opinione pubblica una questione così rilevante per il presente e il futuro di Catanzaro. Le migliaia firme raccolte in queste settimane danno contezza di tutto ciò.

    *Cambiavento

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