Il Catanzaro cambia tecnico, Noto: ‘scelta sofferta ma necessaria’

Il patron spiega la sostituzione Auteri-Grassadonia. Per l'ex Foggia contratto fino a fine stagione con rinnovo automatico in caso di promozione IL VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA STAMPA

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    di Gianfranco Giovene

    Prima le secche comunicazioni d’ufficio – «Auteri esonerato, al suo posto Grassadonia» – poi le motivazioni della scelta – «sofferta ma necessaria» – l’amarezza per la prestazione di ieri da parte della squadra e per alcuni atteggiamenti sopra le righe da parte della tifoseria e il rilancio sul piano degli obiettivi – «che restano sempre uguali». E’ toccato al presidente Noto fare chiarezza nel caos che ha avvolto il Catanzaro dal punto di vista tecnico e dei risultati dopo le sconfitte a ripetizione di questo avvio di campionato. Un’oretta buona di confronto davanti alle telecamere in cui il massimo vertice del club giallorosso ha cercato di dare un senso al groviglio di situazioni venutosi a sommare negativamente nell’ultimo periodo.

    ESONERO – «Qualsiasi separazione tecnica fa male – ha sottolineato Noto – e qualunque divorzio vuol dire che qualcosa non ha funzionato a dovere rispetto ai programmi. Lo score della squadra in questa prima parte di campionato non era quello che ci aspettavamo, specie dopo un anno di lavoro insieme già alle spalle, per questo abbiamo deciso di sollevare dall’incarico Auteri e di affidare la conduzione della rosa a mister Grassadonia». Sarà proprio lui – ex Paganese, Pro Vercelli e Foggia, in procinto di approdare a Catanzaro già sotto la gestione Preiti – il nuovo allenatore delle aquile: ad accompagnarlo in questa avventura saranno Pierluca Cincione (secondo) e Michele Aquino (match analyst); rimarranno al loro posto, invece, il tecnico dei portieri Luca Aprile – in staff con Auteri – e il preparatore atletico Mondilla. Una scelta definita «quasi di continuità» visto il credo tattico e la filosofia dell’allenatore salernitano, molto simile a quella del suo predecessore: «Predilige lo stesso modulo di Auteri – ha detto Noto – ed alla luce del parco giocatori attuale – Kanoute, Nicastro e Martinelli sono anche sue vecchie conoscenze – è stato ritenuto l’allenatore giusto per continuare sulla stessa linea. Ama proporre gioco, sa variare molto, è contentissimo dei ragazzi a disposizione ed arriva altamente motivato». Contratto fino a giugno con rinnovo automatico in caso di serie B per lui ed è ancora alla cadetteria che guarda, nonostante il momentaccio e la classifica, il Catanzaro.

    OBIETTIVI – Nessuno spostamento di obiettivi, nessun aggiustamento del piano nemmeno ora che il perno principale del progetto è stato scardinato. Su questo il presidente Noto è stato chiaro: «Mancano ancora tante partite, non abbiamo certo abbassato il tiro – ha detto – il primo posto ad oggi è ancora raggiungibile ma se si fosse aspettato ulteriormente sarebbe stato tutto più difficile. Per questo si è voluto dare una svolta immediata, non – ha aggiunto – per le voci di presunte rotture interne». E qui il discorso si è snodato su due vie: dalla condanna dei fatti di ieri – contestazione animata all’uscita dello stadio con le auto di Logiudice e di Nicola Santacroce prese di mira – e la difesa del diesse nei confronti del tecnico. «E’ bene sgombrare subito il campo da equivoci – ha sottolineato Noto – è normale che a volte ci siano visioni che non collimano ma devo dare pubblicamente atto a Logiudice di aver difeso fino a stamattina la posizione dell’allenatore. Di voci sul rapporto tra lui e il mister ce ne sono state tante e spesso a vanvera – ha aggiunto – la verità è che anche sul mercato c’è stata piena sintonia e tutte le squadre hanno più o meno lo stesso numero di giocatori. Quanto accaduto ieri mi ha comunque dispiaciuto e credo gli interessati stiano valutando la denuncia».

    SENZA RANCORI, SENZA ALIBI – Rapporto interrotto con cordialità – così ha detto Noto – con il tecnico Auteri; matrimonio consumato in fretta con Grassadonia che già questo pomeriggio si è fiondato a Giovino per dirigere il suo primo allenamento a porte chiuse. «Auteri è un uomo di calcio e sa che quando i risultati non arrivano è sempre l’allenatore a pagare – ha detto il presidente – Non avevamo mai pensato fino ad ora a separarci, nemmeno dopo la Feralpi, ma se lo avessimo fatto non saremmo arrivati fino ad oggi». E’ alla squadra però che è andata la tirata d’orecchie più importante: «La partita di ieri non è stata da Catanzaro – ha detto – I ragazzi sono stati irriconoscibili probabilmente anche a causa di una pesantezza mentale e psicologica che si protraeva da tempo. I fischi del pubblico ci stanno tutti – ha sottolineato Noto – ora però ognuno si prenda le proprie responsabilità: anche i calciatori che hanno contratti importanti ed è giusto che non abbiano né scuse né alibi»

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