Riassunzione precari Pugliese giovedì in Cittadella l’incontro tecnico

Un tavolo tecnico sul quale i sindacati contano molto, proseguendo nel lungo lavoro di concertazione, di mediazione e di aggiustamento che ha coinvolto diversi livelli di responsabilità

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    di EllennE

    L’orario ancora non c’è, ma è giovedì 24 ottobre il giorno fissato per l’incontro in Cittadella tra il Commissario al piano di rientro Saverio Cotticelli, il direttore generale del dipartimento Salute della Regione Antonio Belcastro, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e i segretari generali regionali di Cgil Cisl e Uil. Si deve discutere, come concordato giovedì 17 davanti al prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, delle procedure di salvaguardia dei livelli di assistenza che passano attraverso una pianta organica ospedaliera e territoriale congrua, consentendo il reintegro del personale precario licenziato, la non procedibilità al licenziamento del precariato come già annunciato, lo scorrimento delle graduatorie concorsuali. Si parlerà della situazione generale della Sanità calabrese, con particolare riferimento alla situazione del Pugliese Ciaccio che, dice Vincenzo La Croce, segretario Fp Cgil Area Vasta, tra tutte «è la più disastrata». È un tavolo tecnico sul quale i sindacati contano molto, proseguendo nel lungo lavoro di concertazione, di mediazione e di aggiustamento che ha coinvolto diversi livelli di responsabilità.

    A cominciare dalla legge regionale 34/2019 cui fa riferimento lo stesso Belcastro nella lettera in cui chiede al dirigente aziendale facente funzioni Antonio Mantella di revocare l’atto aziendale con il quale si predisponeva la soppressione di 43 posti letto in vari reparti, in conseguenza del licenziamento delle 43 unità avvenuto tra settembre e ottobre e la non corrispondente copertura con le 19 unità autorizzate da Cotticelli del Dca 135/2109. Della comunicazione di Belcastro si è ampiamente e positivamente discusso nel corso della riunione di lunedì tra sindacati e direzione aziendale all’ultimo piano del Pugliese.

    Si tratta adesso di mettere in pratica quanto delineato nelle ultime settimane, iniziando da un passaggio obbligato al Centro per l’impiego per modificare lo status dei precari licenziati e riammessi, i visti dell’Ufficio del commissario e le iniziative parlamentari atte a modificare, procrastinandoli, i termini di scadenza della legge Madia.

    Nella nota di Belcastro si leggeva in proposito che «anche in applicazione della recente legge regionale 34/2109 e degli atti emanati dalla struttura commissariale, i contratti di lavoro a tempo determinato possono essere mantenuti fino al 31 dicembre 2019». Come afferma Vincenzo La Croce, Fp Cgil Area Vasta «occorre garantire l’assistenza, e non la si può garantire se non c’è un rapporto ben preciso tra personale e posto letto. Adesso è assolutamente necessario che la politica si impegni affinché il personale licenziato e riammesso, personale già formato, possa essere stabilizzato entro il 31 dicembre».

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