Catanzaro la svolta ancora non c’è. Il Bari vince 2-0

Al San Nicola esordio amaro in panchina di Grassadonia RIVEDE POST PARTITA SU STUDIO GIALLOROSSO

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    BARI-CATANZARO 2-0 

    Marcatori: 13’pt Awua 16’st Antenucci

    BARI (3-5-2):  Frattali; Sabbione, Di Cesare (40’st Kupisz), Perrotta; Bianco, Scavone (10’st Schiavone), Bianco (32’st Terrani), Awua (32’st Folorusnho), Costa (32’st Corsinelli); Antenucci, Simeri.  A disposizione:  Marfella, Liso, Esposito, Floriano, Neglia, Ferrari, Cascione. All. Vincenzo Vivarini.

    CATANZARO (3-4-3) : Di Gennaro; Martinelli, Figliomeni (29’st Signorini), Quaranta; Statella, Maita, Tascone (17’st Risolo), Favalli (29’st Bianchimano); Kanoute, Nicastro (17’stGiannone), Fischnaller (29’st Casoli). A disposizione: Adamonis, Nicoletti, Calì, Riggio, Elizalde, Mangni, Pinna. All. Gianluca Grassadonia

    Arbitro:  Rutella di Enna (assistenti Yoshikawa e Rinaldi)

    Note: Ammoniti Nicastro, Frattali Recupero 0′ 5′

    Inizia con una sconfitta l’avventura in giallorosso di Gianluca Grassadonia: con il due a zero imposto dal Bari al “San Nicola” firmato dalle reti di Awua nel primo tempo e di Antenucci nella ripresa. Prestazione dai due volti per il Catanzaro: apprezzabile nel manovrato ma davvero sterile nella fase offensiva. I punti di distacco dalla capolista salgono a nove per le aquile, i flop consecutivi a tre. Dalla crisi, insomma, ancora non si esce.

    CRONACA – Grassadonia sorprende tutti schierando Tascone in mezzo accanto a Maita – esordio stagionale per l’ex Paganese che si rivelerà uno dei migliori in campo nelle fila giallorosse – e disegnando una difesa tutta muscolare con sia Figliomeni che Martinelli insieme a Quaranta. Un solo cambio invece nelle fila pugliesi con Bianco al posto di Schiavone in mediana e la conferma dell’acciaccato Antenucci al centro dell’attacco. Primo tempo – Partenza baldanzosa da parte delle aquile in maglia blu che alternano pressing alto ad un possesso fluido e a tratti elegante; è il Bari però a procurarsi la prima occasione per pungere con una botta di Costa all’ottavo che finisce di poco lontano dalla porta di Di Gennaro. Al tredicesimo il sorpasso a freddo dell’undici di Vivarini, viziato da un’imprecisione giallorossa in uscita: scambio nello stretto tra Simeri e Awua con Maita preso in mezzo e il nigeriano scocca il destro dal limite che infila il portiere ospite. L’uno a zero non intacca minimamente la motivazione e la reattività del Catanzaro che per tutta la frazione si fa addirittura preferire nella manovra ai galletti obbligandoli nella propria metà campo pur non trovando quasi mai gli sbocchi giusti per la rete. Ci prova Kanoute al sedicesimo, poi una mano sembrano darla Berra e Frattali, tanto macchinosi nell’area piccola da agevolare quasi Fischnaller in scivolata sulla linea. Padroni di casa che si affidano solo al contropiede con i tagli lunghi di Di Cesare ad azionare di volta in volta le leve di Awua e Simeri; sul finire nuova occasione biancorossa con lo slalom di Costa sulla destra e il tentativo di tap-in sbilenco di Berra sul lato opposto. Secondo tempo – Ripresa fotocopia dei primi quarantacinque minuti: Catanzaro che gioca e si danna, Bari che segna ed esulta. Il raddoppio pugliese arriva all’ora di gioco esatta con un cross di Berra dalla destra spizzato quanto basta da Antenucci a centro area per battere di nuovo Di Gennaro. Due a zero. Grassadonia si affida così ai cambi per tentare di riprenderla: fuori uno spento Nicastro per Giannone, fuori anche l’ottimo Tascone – un po’ stanco visto il primo impiego – per far posto a Risolo. Questa volta i giallorossi accusano un po’ il colpo e i padroni di casa tirano fuori il becco con un po’ più di convinzione: al ventitreesimo Quaranta non riesce ad arginare Simeri che da quel lato ci prova con una staffilata trovando però la toppa risolutrice di Martinelli. Ultime mosse per il neo tecnico delle aquile al quarto d’ora dalla fine: Casoli rileva Fischnaller, Signorini invece Figliomeni e anche Bianchimano fa il suo ingresso in luogo di Favalli. Non cambia l’assetto – sempre 3-4-3 – e non cambia nemmeno il risultato al netto di una comunque buona occasione costruita all’ottantesimo da Kanoute con un pregevole tiro a giro in area. Al novantesimo sarà due a zero per i pugliesi: per le aquile il terzo kappao consecutivo dopo quelli di Reggio Calabria e di domenica contro il Potenza, il quinto scivolone totale se si sommano anche Viterbo e Caserta.

    Gianfranco Giovene 

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