Infanzia abbandonata e invisibile nei quartieri a rischio della città

Sono numerosi i casi di dispersione scolastica nelle zone a Sud di Catanzaro. Per i bambini della capoluogo  le opportunità non sono tutte uguali

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    di Giulia Zampina

    Non sono tutti uguali i bambini a Catanzaro. O forse no. Sarebbe più corretto dire che i bambini sono uguali in ogni parte del mondo, ma i bambini di Catanzaro non hanno, tra di loro, le stesse opportunità.

    Perchè ci sono quelli che una domenica d’ottobre corrono felici in un parco e vanno incontro ad una Volante della Polizia. I poliziotti non possono fare a meno di fermarsi e rispondere ad ogni loro curiosità. Ci sono quelli che invece i discorsi della Polizia li ascoltano, in atteggiamento da adulto sfidante, mentre ai loro genitori viene detto che dovranno abbandonare una casa che non gli spetta. Ci sono quelli che nella stessa domenica d’ottobre rovistano nel caos del loro quartiere, magari per provare a fare ordine non solo tra i mobili abbandonati.

    Ma poi ci sono quelli che fanno da palo mentre un adulto ruba e vengono riaffidati ai genitori, ci sono quelli che consegnano la droga ai facoltosi acquirenti che con le loro auto potenti si aggirano nei quartieri a sud della città e che non hanno un moto di ribellione neanche quando a dare loro la droga è un bambino, neanche quando quei soldi maledetti devono metterli in mano di chi ha un’età per la quale dovrebbe solo desiderare di giocare .

    E quando queste diverse situazioni te le trovi davanti nello stesso giorno, oppure le riscopri nella tua mente o nelle foto che tieni conservate per lavoro nel tuo telefono cellualre, non puoi fare a meno di pensare e condividere delle riflesioni con la speranza che possano accendere in chi di divere un fuoco sano e costruttivo.

    Lo scorso anno sono risultati più di 50 i casi di dispersione scolastica concentrati a Sud del Capoluogo di Regione . Qualcuno di questi ragazzi era addirittura sconosciuto all’anagrafe scolastica perché mai stato iscritto.

    Segno che esiste un sommerso che fatica a venire alla luce e che è intercettato solo dalle Forze di Polizia, che, come prassi e come sempre, segnalano alle autorità competenti . Di provvedimenti conseguenziali, come ad esempio l’allontanamento dei minori da situazioni pericolose per loro e per il loro sviluppo umano e sociale, non se ne hanno notizie.

    Di chi le responsabilità e le eterne scuse per non assumersene? I servizi sociali portano su di loro la croce perenne di essere la Cenerentola di qualsiasi amministrazione, centrale o locale, la scuola fa ciò che può in totale solitudine, la Chiesa forse in alcune situazioni fa a volte meno di quanto potrebbe, una parte dell’associazionismo fa parata e parole. 

    La politica? La politica conta i voti di questo o di quell’avversario, e trattandosi di soggetti non in età di voto è evidente che l’interesse per loro è pressochè scarso, anche perché avere il coraggio di assumere decisioni importanti, come l’allontanamento dei minori da situazioni criminali acclarate, potrebbe significare davvero diventare impopolari e vedere assottigliarsi il proprio bacino elettorale. E questo senza alcuna distinzione.

     

     L’ente gestore delle case popolari è in eterno conflitto con l’amministrazione comunale sul chi deve fare cosa e dove. Le carte non si trovano, quelle che ci sono non dicono abbastanza e ciò che dicono è, ad avviso delle istituzioni coinvolte è comunque opinabile. Quindi i bambini non solo vivono il disagio di essere immersi in una realtà criminale che per loro è la normalità , ma respirano aria anche fisicamente insalubre perché nessuno sa chi deve pulire le strade e chi deve urbanizzare per garantire il minimo di servizi igenici.

    La demagogia è gratis e quindi metterla qua e là non costa davvero nulla. Ma il prezzo che l’intera società pacherà per questa ignavia ed indifferenza rispetto al futuro di un’intera generazione sarà altissimo.

    E quando arriverà il conto purtroppo molti dei commensali che hanno imbandito questa tavola non ci saranno più, come non ci sono oggi più i tanti commensali che questo stato di cose lo hanno creato. Quindi i costi sociali ed anche economici di questa situazione saranno a carico di una nuova classe dirigente che a sua volta sarà quasi costretta a fare demagogia. E intanto? Intanto al politica, senza distinzione, conta i voti degli avversari nelle zone a sud della città.

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