I 5Stelle tra cambiamento climatico e sfida elettorale VIDEO

La senatrice Granato e Ferdinando Laghi hanno incontrato gli studenti


Non è questione di salvare il pianeta, o meglio, non solo. Qui si tratta di salvare il genere umano. La butta così Ferdinando Laghi, cercando di catturare l’attenzione degli studenti di media superiore che nella Sala delle Culture sono seduti a seguire il convegno “Cambiamenti climatici e futuro”, moderato da Emiliano Morrone. E poi naturalmente spiega l’assunto. Lo fa con la chiarezza e l’autorevolezza che gli deriva dall’essere presidente dell’Associazione internazionale del Medici per l’Ambiente, in sigla Isde. La Terra in sé non è in discussione per altri 5 miliardi di anni, quando il Sole che dà la vita ne decreterà la morte. Il problema è il nostro, gli umani, che stanno costruendo le condizioni ideali per la nostra sopravvivenza sul pianeta Terra. 

Con l’aiuto di Walter Nocito docente di Istituzioni di diritto pubblico all’Unical e della senatrice del M5S Bianca Laura Granato, Laghi ha poi esposto per bene queste condizioni, le implicazioni a media e lunga scadenza, la necessità di porre, subito, rimedio. La sua lunga attività in favore della salute umana in relazione ai fattori ambientali, e la correlata presidenza dell’Isde, sono state le molle che hanno fatto venire in primo piano il nome di Laghi in campo politico, come possibile candidato del M5S alle elezioni per la presidenza della Regione. Il clinico di Castrovillari pochi giorni fa ha declinato l’invito. Qui precisa di averlo fatto non perché è scemato in lui l’interesse alla politica e al ruolo che il Movimento gli ha riservato, anzi di esserne onorato. Il fatto è che il dibattito si è incanalato posponendo programma e alleanze al nome del candidato. Questo a Laghi non sta bene: «Sarebbe opportuno che chi intende la politica come servizio e non come carriera si metta d’accordo prima sulle cose da fare e con chi farle, prima di assumere un ruolo di candidato. È una pena infinita vedere una Regione tanto bella quanto disastrata. La responsabilità di questo disastro ricade completamente su chi l’ha gestita finora in maniera clientelare, personalistica. La politica calabrese ha sempre utilizzato la Calabria a proprio vantaggio personale. Così non va bene».   

Anche Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione pubblica del Senato, qui nel primo dei due incontri che ha programmato con gli studenti calabresi, non può sfuggire alla domanda sulle elezioni.

«L’alleanza con il Pd non è nei nostri programmi. Non siamo su questa linea. Noi vogliamo dare a questa Regione la possibilità di cambiare realmente. O rispettiamo quello per cui siamo nati oppure non ha neanche senso il nostro essere in politica». Su Dalila Nesci la senatrice catanzarese è chiara: «Poiché la sua candidatura non è stata supportata né dal Movimento né dal capo politico, non credo che abbia possibilità di concretizzarsi. Per il momento stiamo valutando alcune possibilità, stiamo visionando alcuni profili che siano vicini al nostro sentire e la nostra identità etica».

EllennE