Bar Imperiale chiude, Celia: gestori non mollino

Il consigliere di Fare per Catanzaro: 'Sarebbe sconfitta per tutti'

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    La notizia della prossima chiusura dello storico Caffè Imperiale di corso Mazzini a Catanzaro rappresenta la sconfitta di chi investe in Calabria, che non è purtroppo il Veneto e non è la Lombardia”.
    È il commento del consigliere comunale di Fare per Catanzaro, Fabio Celia, dopo l’annuncio della proprietà di un locale aperto nel centro del capoluogo di regione nel 1892, il Caffè Imperiale, di chiudere l’attività, come reso noto questa mattina da un articolo di Catanzaroinforma 
    “Chiedo alla famiglia del Caffè Imperiale di non mollare e di tentare un ultimo estremo tentativo per non dilapidare quanto con sacrificio investito nel nostro territorio. Noi non siamo Veneto e Lombardia, noi siamo Calabria e sappiamo quanto sia difficile fare economia in questa terra. 
    Per questo mi appello alla coscienza di tutti i catanzaresi, affinché ci si unisca per cambiare il destino della nostra città. Il declino intrapreso, al di là delle responsabilità, deve essere invertito nella sua tendenza e riportato verso una prospettiva di rinascita. 
    Catanzaro e i catanzaresi – afferma Celia – hanno estrema necessità di forze politiche che abbiano come comune intento la tutela di quanto esiste e la programmazione di uno sviluppo concreto. Mentre si chiacchiera su mille problematiche e mille soluzioni la realtà prosegue nel suo essere drammatica. Non possiamo più ignorare quello che siamo diventati. 
    Uniamo le menti, dialoghiamo ed insieme costruiamo soluzioni per il bene e gli interessi collettivi. Esistono gli imprenditori, i dipendenti pubblici, quelli privati e i disoccupati, tantissimi. Se mollano gli imprenditori le opportunità lavorative saranno sempre meno.  Scoraggiati e stanchi, nel loro sentirsi soli e abbandonati da noi politici, rinunciano a soldi investiti e a sacrifici fatti e questo crea ulteriore disoccupazione. Perché accade tutto questo? In cosa si sta sbagliando? Quale potrebbe essere la soluzione migliore per tutti? A queste domande si può rispondere solo attraverso un aperto confronto che metta al centro del tavolo l’onestà di ammettere l’esistenza di un problema e la mancanza della soluzione. Questo – conclude Celia – sarebbe un grande passo avanti per Catanzaro”.

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