Su strade interne del centro storico un degrado profondo

Veraldi (Fare per Catanzaro): dopo i lavori per l'acquedotto dello scorso ottobre un tripudio di deformità e disarmonia. Guardate Discesa Carbone 

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    “La strada storica, l’asse viario antico, quello che ad ogni passo dovrebbe sussurrare bellezza e ricordo, grondare storia dai fasti antichi, oggi, dopo i lavori dell’ufficio acquedotto dell’ 11/10/2019 è un tripudio di deformità e disarmonia, un gigantesco rigurgito nauseabondo”, scrive Stefano Veraldi attivista di #fareperCatanzaro che aggiunge “

    “Noi lo avevamo denunciato in data 15/10/19 segnalandolo all’Ufficio Gestione Territorio e Settore Patrimonio con Prot. 97124.

    Oggi, se passate da Discesa Carbone, adiacente Porta Marina , una delle sei antiche porte d’ingresso, chiamata della Marina per la sua posizione rivolta verso il mare, non alzate gli occhi mentre camminate, per carità, c’e anche una voragine che può catturarvi fino al centro della terra in un attimo e, di voi, i vostri amici e parenti non saprebbero più niente neanche foste stati rapiti dagli alieni.

    Resto lì ogni giorno non so quanto. Minuti che sembravano ore”. Attratto mio malgrado dalla profondità del degrado”. Veraldi ha chiare le responsabilità di tutto questo e parla di  “

    menefreghismo delle ditte appaltatrici e dei tecnici che,  quotidianamente violentano il territorio con leggerezza, in quanto non si vigila abbastanza per tutelare beni pubblici, pagati con soldi pubblici (tasse dei catanzaresi) e cercando di capire perché si voglia portare Catanzaro nel baratro, invece di occuparsi della sue bellezza, di quella che farebbe sorridere gli occhi, che li fa lacrimare, che li farebbe restare vivi”. 
     

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