Primo evento delle pari opportunità degli avvocati

Tra gli ospiti Giusy Versace

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    Si apre la stagione degli eventi del Comitato Pari Opportunità istituito presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro guidato dalla presidente Rosalba Viscomi e si apre con grandi nomi e importanti tematiche. Quello svoltosi ieri, 14 novembre 2019, presso la sala consiliare della Provincia di Catanzaro ha lasciato il segno tra i presenti, catturando l’attenzione di tutti, Avvocati e addetti ai lavori. Dopo i saluti e i complimenti al C.P.O. nella persona della sua Presidente, per la vivacità ed il dinamismo già dimostrato, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, Talerico Antonello, ha aperto il Convegno ricordando l’importante funzione sociale dell’Avvocatura e facendo per questo un plauso alle iniziative del Comitato.

    Il Presidente Talerico ha altresì assicurato supporto e collaborazione al Comitato, con il quale non mancheranno sinergie per il conseguimento di obbiettivi comuni, in grado di elevare l’Avvocatura del domani riportandola alla funzione “sociale” che le è propria. La prima relazione è stata affidata a Massimo Rolla, componente del C.P.O. di Perugia, e fautore di un importante progetto a tutela degli Avvocati con disabilità e degli Avvocati con familiari disabili, accendendo un faro su una problematica troppo poca conosciuta anche agli stessi professionisti del diritto ma che è stata già portata all’attenzione della Cassa Forense e che si auspica si tradurrà in tutele che sono proprie di un paese che voglia dirsi civile. A titolo esemplificativo l’avvocato Rolla ha posto all’attenzione dei presenti le difficoltà relative alla notifica di un Atto Giudiziario ad un non vedente, rappresentando che spesso e volentieri le leggi in materia seppur vetuste, non trovano piena applicazione. Ha poi rappresentato alcune delle difficoltà che quotidianamente l’Avvocato disabile affronta e che vi è una legge dello Stato, la legge n. 67 del 2006 per la tutela giudiziale delle persone con disabilità che in verità trova scarsa applicazione nel nostro Paese, essendo pochissimi i ricorsi presentati sulla base di tale legge. Eppure il Legislatore ha previsto la formula semplificata del ricorso ex art. 702 bis c.p.c. per agevolare il disabile nel fare ricorso alla giustizia a tutela delle proprie ragioni, ha specificato Rolla. Ha concluso ricordando il vuoto normativo in materia anche sul piano regionale e che solo la cultura della disabilità potrà portare ad una vera svolta nella materia. Fin quando mancherà la cultura dell’inclusione e fin quando permarrà la paura del diverso, nessun progresso sarà possibile.

    Accorato e vigoroso è stato l’intervento dell’onorevole Giusy Versace, deputata della Repubblica e capo dipartimento nazionale P.O. e disabilità del gruppo parlamentare di F.I., oltre che campionessa paralimpica. Partendo dalla sua triste esperienza, nota ai più, Giusy Versace ha spiegato come ha trovato la forza di veicolare le proprie energie vitali in qualcosa di costruttivo per sé e per gli altri all’indomani del terribile incidente. Ha motivato il suo ingresso in politica riconducendolo alla voglia di prestare il proprio volto e la propria voce a chi non ha la possibilità di farlo ma vive ogni giorno situazioni drammatiche. Ha comunicato con forza che la disabilità non è una cosa bella e che purtroppo, molte volte non desta interesse almeno fino a quando non colpisce la persona o un proprio familiare. È una cruda realtà con la quale bisogna fare i conti. E poi ci sono persone come lei che girano l’Italia e il mondo per dimostrare con la propria viva testimonianza che la disabilità non può essere ignorata, che i disabili hanno diritto alle medesime opportunità dei cosiddetti normodotati sia in campo lavorativo, sia in campo sociale, sia in ambito sportivo e che il disabile ha diritto di vivere appieno la propria vita senza barriere anche perché, ricorda amaramente, la disabilità nella maggior parte dei casi colpisce le persone dalla nascita. Ha incantato la platea con la sua determinazione e le sue verità.

    La seconda parte del Convegno è consistita in una tavola rotonda tra alcuni esponenti regionali delle Politiche Sociali e della Commissione P.O.(Angela Robbe Assessora alle Politiche sociali e pari opportunità della Regione Calabria, Tonia Stumpo Consigliera di Parità della Regione Calabria, Cinzia Nava Presidente della Commissione P.O della Regione Calabria, Elena Morano Cinque, Consigliera di Parità della Provincia di Catanzaro), moderati dalla avvocata- giornalista Donatella Soluri, Presidente della C.P.O. della Provincia di Catanzaro nella quale si è esordito riprendendo concetti già espressi, commentando il fatto che la disabilità dovrebbe destare l’interesse non solo di chi la vive in prima persona o perché ha un familiare disabile, ma di tutti. Ci sono barriere architettoniche dovunque, spesso si pensa soltanto agli scivoli lungo i marciapiedi o all’ingresso degli edifici, ma le barriere, non solo architettoniche, sono ancora tantissime e gli Enti Pubblici hanno il dovere di occuparsene. Confronto costruttivo e coinvolgente anche per i non “cultori della materia”, che hanno avuto la possibilità di conoscere meglio le problematiche che ruotano intorno a questo macrocosmo di difficoltà quotidiane, di intoppi burocratici, di lungaggini nel vedere soddisfatti i propri diritti, di mortificazione e discriminazione che solo chi vive la disabilità può comprendere.

    Ha concluso il Convegno Vito Carioti, Vice Presidente C.P.O. di Catanzaro, che vive in prima persona, e quotidianamente, le difficoltà relative alla sua disabilità. Un racconto toccante, in un contesto silenziosamente attento e partecipe, nell’alternarsi di episodi di vita personale e professionale. La difficoltà di essere compreso ed aiutato a progredire nell’apprendimento cognitivo, nella consapevolezza delle proprie capacità, nell’affrontare le resistenze del prossimo all’inclusione del disabile, visto altro da sé e dall’idea preconcetta di “normodotatezza”.

    “È difficile, ma non ce ne rendiamo conto – ha sottolineato il professionista – avere anche solo la possibilità di accedere al posto di lavoro, di trovare libero un parcheggio “riservato ai disabili”, di veder rispettare i propri diritti a causa della noncuranza di chi, privo di ogni senso civico, si arroga il diritto di violarli. Un eloquio spontaneo, sereno, dignitoso, senza livore o risentimento per la situazione presente, un insegnamento didattico, volto a far conoscere ai più una realtà che, spesso, facciamo finta di non vedere. L’evento è stato solo il primo deitanti che il CPO ha in programma con l’intento anche di portare alla luce tematiche inespresse e scomode che meritano di essere trattate, perché fanno parte della vita delle persone, siano esse dei professionisti, siano esse persone bisognose di tutela giudiziaria, perché non vi può essere civiltà in una società moderna senza pari opportunità”.

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