Caso Ccs, Esposito: ‘ Incredulità ed irritazione’

Auguro che vengano sbloccati i fondi regionali 

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    “Non posso esimermi dall’unirmi convintamente al coro di sdegno e di protesta che si è levato, in difesa del Centro Calabrese di Solidarietà di Catanzaro, da quando si è appresa l’incredibile notizia della mancata erogazione dei fondi in favore dell’Ente catanzarese, che rappresenta, senza alcun dubbio, un’eccellenza del terzo settore, dove l’attuale management, lontano da ogni clamore propagandistico, sta mirabilmente proseguendo, con competenza e professionalità, la straordinaria attività, già fortemente voluta e portata avanti, per tanti anni, da don Mimmo Battaglia, in favore dei più deboli ed emarginati, quali donne vittime di violenza e soggetti dipendenti da droghe, alcol e ludopatia, o comunque fortemente disagiati”. E’ quanto afferma l’onorevole Sinibaldo Esposito. 

    Suscita incredulità ed irritazione, dover apprendere che, tra i tanti disastri della sanità calabrese (dove, per un motivo o per l’altro, tutto -anche la gestione dell’A.S.P. di Catanzaro- è ormai gestito da commissari!) esista anche la concreta possibilità che il C.C.S. possa addirittura rischiare la chiusura, a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dell’Asp di Catanzaro che, da molti mesi, non sta erogando quanto dovuto, nonostante i fondi del 2019 risultino già disponibili. Tale situazione, di per sé allarmante, diventa paradossale, allorchè si pensi che pare che il blocco derivi da difficoltà di natura esclusivamente burocratica, che poco importa esaminare nel merito, lasciando agli uffici istituzionalmente preposti (del Dipartimento regionale e dell’A.S.P.), il compito di risolverle, per superare l’impasse. Quello che importa è che ormai, a causa di tale rimpallo tra uffici, quali che ne siano i motivi, oltre agli inevitabili disagi per i soggetti che sono già ospitati, stia diventando inevitabile il blocco dell’inserimento di nuovi pazienti e si stia concretizzando il rischio di ulteriori ripercussioni per il personale che opera direttamente all’interno del centro, o comunque a servizio di esso. Auspico fortemente- prosegue Esposito –  che, anche sull’onda della bipartisan levata di scudi degli ultimi giorni, i fondi regionali (peraltro del tutto insufficienti e meritevoli di ulteriore incremento) vengano immediatamente sbloccati ed erogati. In caso contrario, unirò il mio sforzo a quello di tutti i soggetti e gli organi che, in qualunque sede, vorranno agire concretamente per porre termine a questa incredibile situazione, che sta ulteriormente caratterizzando, in negativo, la nostra sanità regionale, intesa come complesso di prestazioni assistenziali e terapeutiche, anche nel delicato ed importantissimo “terzo settore”, volto a garantire e tutelare il welfare, quale vero e proprio diritto del cittadino.

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