Campionato, coppa e poi il mercato: il Catanzaro non può fermarsi

Fissato anche il quarto contro il Catania: da qui alla sosta le aquile giocheranno ogni tre giorni. Grassadonia lancia l’allarme e rilancia per un mercato 'prepotente'

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    di Gianfranco Giovene

    Un tour de force pronto a spalancarsi all’orizzonte, dal quale certamente dipenderanno destino e mercato. Archiviato il passaggio ai quarti di Coppa Italia con la vittoria di ieri sulla modesta Casertana, il Catanzaro vede ora dispiegarsi davanti ai propri occhi un cammino ricco di impegni e di insidie da qui alla sosta natalizia. La priorità, almeno fino a metà dicembre, si chiamerà campionato: domenica l’esame Ternana tra le mura amiche, poi a stretto giro la Paganese in trasferta (sabato 7), il recupero contro la Vibonese al “Razza” (mercoledì 11) e l’ultima gara casalinga del girone di andata contro il Picerno (domenica 15).

    Il turno infrasettimanale successivo (mercoledì 18) sarà invece occupato dal quarto di finale di Coppa Italia contro il Catania che, come sancito quest’oggi attraverso sorteggio in Lega, si disputerà al “Ceravolo” in un orario ancora da definire. La lunga trasferta di Teramo prevista per domenica 22 sarà l’ultimo atto prima dello stop e della ripresa già fissata per metà gennaio. Un ciclo tutt’altro che facile, dunque, che vedrà i giallorossi scendere in campo praticamente ogni tre giorni ed intaccherà come è ovvio le normali tabelle di lavoro settimanali. Già nei giorni scorsi il tecnico Grassadonia aveva lanciato l’allarme masticando amaro per «lo stop forzato» contro la Vibonese e il connesso obbligo «a giocare di continuo» per un mese intero; refrain ribadito anche ieri dopo il match contro i falchetti con anche il capitolo mercato buttato giù sul tavolo dal tecnico a rilancio.

    Dalla serie calda, questo è l’auspicio, il Catanzaro dovrà uscire con le ambizioni intatte e con un bottino così importante di punti da far da traino ad un mercato da protagonisti. Anzi, un mercato «prepotente» per dirla con le parole dello stesso coach salernitano, in cui tanto ci sarà da sfoltire – e la lista degli esuberi va compilandosi implacabile test dopo test, con valutazioni anche su personaggi un tempo in primo piano, ora usciti dai radar – ma anche e soprattutto tanto da aggiungere per bilanciare la già evidente quantità con la ricercata qualità voluta dall’allenatore. Alzare il tiro per recuperare il tempo ed il terreno perduto, insomma, ma anche incrociare le dita nella speranza di una sorte più benigna sul piano degli infortuni e dei recuperi. Buone notizie, a tal proposito, sono giunte oggi dall’infermeria per Bianchimano: la valutazione della sua distorsione alla caviglia, alla ripresa dopo la Casertana, è apparsa meno grave rispetto al previsto e il ritorno in gruppo potrebbe non tardare più di tanto. Confortante: perché con un dicembre così caldo occorrerà davvero il fiato di tutti per arrivare in fondo.

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