Al via la mostra ‘Il mercante in fiera calabrese’ di Luca Viapiana foto

Grande attesa per l’esposizione, curata da Stefano Morelli, delle 40 opere grafiche che l'artista ha dedicato alla Calabria e alla sua gente. L'appuntamento è domani al Centro polivalente di via Fontana Vecchia 


Domani 6 dicembre alle ore 18 al Centro Polivalente per I Giovani di Via Fontana Vecchia, si darà il via alla scoperta di una Calabria nuova, inedita, elaborata dagli occhi e dallo spirito di Luca Viapiana, l’artista che, dopo la fortunata esperienza de “Il Mercante in Fiera Catanzarese”, il cofanetto Dal Negro lanciato nel 2014 e firmato Zatita Production, torna a tracciare una geografia “emotiva”, questa volta seguendo i più ampi confini regionali, con la nuova serie “Il Mercante in Fiera Calabrese”, l’esposizione, curata da Stefano Morelli, delle 40 opere grafiche che Luca Viapiana ha dedicato alla Calabria e alla sua gente.

Il taglio del nastro, che avverrà alla presenza del sindaco di Catanzaro Sergio Abramo, del presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni – che dopo l’esperienza di Local Popular Museum torna a sostenere il nuovo progetto calabrese – dell’assessore comunale al Turismo, Alessandra Lobello, del responsabile amministrativo dell’assessorato all’Istruzione e alle Attività Culturali della Regione Calabria, presieduto da Maria Francesca Corigliano, Salvatore Bullotta, e della padrona di casa, Isolina Mantelli, la presidente del Centro Calabrese di Solidarietà, che gestisce la struttura che ospita la mostra.

L’esposizione sarà fruibile gratuitamente dal 7 Dicembre 2019 al 7 Gennaio 2020, dalle ore 17 alla Mezzanotte, presso la struttura gestita dal Centro Calabrese di Solidarietà, con la collaborazione de Il Caffè delle Arti. Sarà presente nella sala espositiva un’opera del Maestro Saverio Rotundo, gentilmente prestata dalla famiglia dell’artista recentemente scomparso.

“Con la scusa di un mazzo di carte”, come scrive il curatore Stefano Morelli nel testo critico di introduzione alla mostra, Luca Viapiana offre la sua originale interpretazione di un sistema di immagini, tradizioni e idee che caratterizzano la nostra regione. “E lo fa – sottolinea Morelli – con lo spirito del poeta e dello scienziato, catalogando e sognando, vivisezionando la nostra regione alla ricerca di ciò che, in un territorio lontano da tutto e prima di tutto da se stesso, ci avvicini l’un l’altro, in cui possiamo riconoscerci non più come singolarità ma come popolo”.

Così, entrando dentro il percorso espositivo, come in un puzzle, ciascun visitatore potrà comporre, attraverso una serie di scene vive tramite cui l’autore racconta virtù, tesori ed ombre della sua terra, la propria visione di quell’identità regionale che affonda nel patrimonio umano di peculiarità e piccoli gesti in cui ciascuno possa riconoscersi.