Istituto ‘De Nobili’: una corsa per l’Airc

Conclusi i diversi appuntamenti dell’Istituto De Nobili che hanno visto il liceo cittadino impegnato in una campagna a favore dell’AIRC

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    Lo scorso venerdì 6 dicembre presso la sala didattica dell’oleificio Torchia di Tiriolo si è tenuto un convegno che ha visto protagonista un gruppo di ragazzi dell’ Istituto “De Nobili” di Catanzaro, rappresentato dalla Dirigente Mustari. Un incontro- dibattito dal titolo “ Un Extra per la ricerca: così buono che fa anche bene”, a cui hanno partecipato i giovani che, già da tempo, avevano intrapreso un percorso di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) in collaborazione con l’oleificio Torchia, il cui prodotto finale è stato raccogliere fondi a favore della ricerca sul cancro. L’incontro è stato moderato dalla stessa Mustari che ha spiegato il progetto e la sua idea di instaurare una partenership con l’oleificio, coadiuvata dalla coordinatrice del progetto stesso, Lucia Talotta in rappresentanza dell’azienda olearia, la quale ha presentato il nuovo progetto “ La tipicità del Reventino: gastronomia e ambiente” che si prefigge di mettere in rete tutti gli attori presenti sul territorio: aziende, scuole, università e associazioni.

    Non sono mancati gli apprezzamenti della dott.ssa Talotta verso i giovani che in questi mesi hanno collaborato con lei “ La scuola, accogliendo queste iniziative- ha detto la Talotta- e aprendosi al territorio riduce le distanze con un’azienda come la nostra che non è vista solo come mero luogo di produzione dell’olio, ma anche come promotrice di cultura”. Infatti, i ragazzi del “De Nobili” hanno guidato una vera e propria “marcia” di solidarietà che li ha visti coinvolti in diversi appuntamenti articolati nell’arco della scorsa settimana per informare il pubblico sull’importanza di adottare abitudini alimentari salutari per ridurre il rischio di cancro e per raccogliere fondi per l’AIRC. All’incontro hanno partecipato anche il Presidente del consorzio IGP Olio di Calabria, Dott. Migliaccio che si è soffermato sul valore del marchio che rappresenta e che garantisce la qualità del prodotto alla luce del fatto che la nostra regione è seconda in ambito nazionale per la produzione di olio e il Dott. Canino, Vicepresidente di Italia Olivicola che ha sottolineato il valore dell’iniziativa e ha rivolto il suo plauso alla forte sinergia tra azienda e istituzione scolastica. Non sono mancati i momenti più spiccatamente scientifici ad opera della Ricercatrice dell’UMG, Dott.ssa Natala Malara: attraverso un affascinante percorso ha spiegato come il cancro è essenzialmente una patologia di base genetica e si è soffermata su un protocollo, messo a punto dal suo gruppo di ricerca e pubblicato sulla rivista “Nature”, che, coniugando nanotecnologie e medicina transazionale, permette una diagnosi ultraprecoce dei tumori attraverso una «biopsia liquida», cioè un prelievo del sangue, che consentirà di “Personalizzare la medicina preventiva, potendo indirizzare i pazienti a rischio verso terapie che possano invertire la progressione del tumore”.

    Un salto poi nell’ambito della polifarmacologia a cura del Dott. Alcaro che, attraverso un excursus sui prodotti della dieta mediterranea e soffermandosi su alcuni tipici calabresi, come la cipolla rossa di Tropea, il bergamotto, la nocciola, il melograno, ha spiegato come il cibo che consumiamo può influire ed essere un prezioso alleato per la prevenzione. L’iniziativa, patrocinata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Catanzaro, ha coinvolto anche la Condotta di Slow food, rappresentata dalla Prof.ssa Patrizia Costantino, docente di Scienze dell’Istituto “De Nobili”, che si è detta compiaciuta della sua duplice mission, quella di docente e di fiduciaria Slow Food, in questo progetto dalle nobili cause. “È necessario sensibilizzare i giovani,-ha detto la docente- e promuovere la cultura dell’alimentazione generando cambiamenti e comportamenti nuovi e più responsabili; è un percorso che coinvolge la dimensione cognitiva, esperienziale, affettiva ed emotiva. Uno degli aspetti su cui riflettere è l’abbandono massiccio da parte degli adolescenti della dieta mediterranea sostituita con lo “junk food” che ha rimpiazzato lo “slow-food”, gli alimenti a chilometro zero, a filiera corta, stagionali quello che l’associazione italiana Slow Food, racchiude in tre parole, buono, pulito e giusto”. Le conoscenze nel campo dell’alimentazione sono competenze fondamentali per la formazione dei cittadini del domani, anche nell’ottica di una prevenzione nei confronti delle disfunzioni dovute ad una cattiva alimentazione. E’ necessario incoraggiare gli studenti ad essere responsabili del proprio futuro, riconsiderando il proprio stile di vita attraverso la conoscenza dei prodotti alimentari e ciò significa farli diventare consumatori consapevoli.

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