Calcio, Catanzaro fermato dalla Vibonese in dieci

Al Razza un deludente zero a zero GUARDA STUDIO GIALLOROSSO

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    VIBONESE-CATANZARO 0-0 

    Vibonese: Mengoni, Altobello, De Col (11’st Ciotti), Redolfi, Tito (11’st Mahrous), Pugliese, Prezioso, Tumbarello  (34’pt Rezzi), Berardi, Bubas (11’st Petermann), Emmausso (11’st Malberti). A disposizione di mister Modica: Greco, Bernardotto, Prezzabile, Allegrett, Napolitani, Raso, Taurino.  

    Catanzaro: Di Gennaro, Martinelli, Riggio(40’st Statella), Signorini, Favalli (35′ Nicoletti), De Risio (8’st Maita), Tascone, Di Livio (8’st Nicastro), Giannone, Kanoute, Fischnaller. A diposizione del mister Grassadonia: Mittica, Adamonis, Urso, Elizalde, Bianchimano, Figliomeni, Risolo, Bayeye.

    Arbitro: Marco Ricci di Firenze coadiuvato da Rizzotto e Valente di Roma. 

    Note: Spettatori 2970, di cui 800 catanzaresi. Ammoniti Redolfi, Fischnaller, De Risio, Martinelli, Nicastro. Tascone Espulso Prezioso

    Solo un pareggio per il Catanzaro a Vibo: solo uno sbiadito zero a zero al termine di novanta minuti per più della metà condotti anche in superiorità numerica. Questa l’estrema sintesi del derby del “Razza” dal quale le aquile riescono a tirare fuori unicamente un punto poco utile per la classifica e i rossoblù sorridono dopo aver lungamente trattenuto il respiro per l’ingenuità di Prezioso. La via d’uscita dalla crisi è ancora lontana per gli uomini di Grassadonia : dal settore ospiti, alla fine, arrivano anche i fischi.

    CRONACA – Grassadonia sorprende cambiando modulo ed interpreti: 4-3-3 in partenza con sia Kanoute che Fischnaller davanti supportati da Giannone, De Risio al posto di Maita in cabina di regia, Di Livio preferito a Statella sulla fascia destra. Modica invece sceglie l’usato sicuro affidandosi a Bubas e Berardi davanti e al motore di Tumbarello al centro. Primo tempo – Vibonese che parte a spron battuto, lucida nella manovra e aggressiva nel pressing. Al secondo è Tumbarello a ritagliarsi la prima occasione dell’incontro con una staffilata di un soffio fuori su incursione da destra di Berardi. Il copione scelto dalle aquile è quello del salto del centrocampo per una veloce imbeccata delle punte: episodio dubbio su Kanoute in erea al quarto d’ora poi è il franco senegalese a servire per Fischnaller al ventiduesimo ma l’altoatesino spreca debolmente. Rossoblù spavaldi soprattutto sulla catena Berardi-Bubas a sinistra e tocca ad un attento Martineli salvare in almeno due occasioni. La svolta del match arriva alla mezzora quando Prezioso colpisce volontariamente a palla lontana Favalli – sostituito da Nicoletti – beccandosi il rosso che lascia in inferiorità numerica i suoi. Ingenuità colossale per il numero trenta rossoblù che spezza la fase di ottima affermazione vibonse nella gara. I giallorossi prendono così coraggio ma di vere occasioni non se ne vedono fino al quarantacinquesimo quando una combinazione tra Fischnaller e Kanoute crea panico in area non trovando però sbocchi per la conclusione. Secondo tempo – Si va all’intervallo sul risultato di parità senza reti, si rientra in campo con una corposa girandola di cambi dopo l’avvio: Grassadonia tira fuori De Risio – ammonito da diffidato, salterà il Picerno – e Di Livio per far posto a Maita e Nicastro nell’offensivo 4-2-4, Modica invece si copre con il 5-3-1 inserendo Lamberti, Petermann, Mahrous e Ciotti al posto di Emmausso, Bubas, Tito e Del Col. Squadre che fisiologicamente si allungano: la Vibonese si procura un’occasione passato il sessantesimo – bella discesa di Ciotti, intervento sbilenco della difesa che mette in apprensione Di Gennaro – le aquile rispondono con un colpo di testa di Fischnaller di poco alto. Nervoso il finale: Modica viene ammonito per proteste, il diesse Lo Schiavo addirittura espulso. Catanzaro ad un passo dal vantaggio a cinque dalla fine con un batti e ribatti in area che vede Giannone al tiro ma sulla sua traiettoria già diretta in rete si intromette Nicastro da fuorigioco e l’arbitro annulla. Forcing finale per gli ospiti con anche Statella al posto di Riggio: il risultato però non si schioda dallo zero a zero e così terminerà al minuto novantaquattro.

    Gianfranco Giovene

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