Falso allarme terremoto. Evacuate scuole. E c’è chi dà la colpa a noi

Psicosi a Catanzaro. Studenti fatti uscire per una scossa che non c'è. Qualcuno sui social e per telefono ci accusa di procurato allarme per una metafora di cronaca in un titolo. Onestamente non possiamo crederci

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    Nessuna scossa di terremoto sul territorio catanzarese questa mattina. L’allarme si era diffuso a macchia d’olio nelle scorse ore in città e aveva spinto persino a fare evacuare almeno due istituti del centro storico lo Scalfaro e il Liceo Siciliani. Verifiche su verifiche senza esito. Il sito dell’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia) come si può constatare cliccando qui non riporta eventi tellurici nella nostra zona, neppure lievi. E infatti secondo quanto si è appreso al Liceo Siciliani le lezioni sono riprese regolarmente, al netto degli studenti che erano tornati a casa, una volta appurato che si è trattato di un falso allarme. Resta di capire come possa essersi diffusa la non notizia.

    Per dovere di cronaca segnaliamo anche alcune telefonate in redazione di genitori e alcuni commenti velenosi sui social che attribuivano a noi di Catanzaroinforma la responsabilità di questo falso allarme visto il titolo utilizzato per la notizia riguardante indagine penale a Palazzo del Nobili ( ‘Terremoto al Comune di Catanzaro 29 indagati‘) sulle commissioni consiliari. C’è chi ci ha accusato parlando di insensibilità, di procurato allarme persino di panico tra gli studenti. Ovviamente siamo convinti che un titolo del genere non possa in alcun modo aver alimentato equivoci,allarmismi o quant’altro:era evidente come si trattasse di un terremoto giudiziario e peraltro la metafora viene utilizzata (e abusata) da anni da testate nazionali e locali. Potremmo riportare decine di link chiunque può rendersene conto facendo una semplice indagine sui vari motori di ricerca.

    Comunque sia tenderemmo a escludere che basti un titolo di cronaca pubblicato su una testata locale da pochi minuti e letto con estrema superficialità a spingere le singole scuole a fermare le lezioni per ragioni di sicurezza. Più probabile pensare che la psicosi terremoto, visti le ultimi episodi e anche viste le scosse catanzaresi e calabresi degli ultimi mesi, abbia raggiunto livelli tali da imporre serie riflessioni.

    Roberto Tolomeo

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