‘Grazie al lavoro del reparto di ginecologia del Pugliese’

Lettera di una paziente calabrese che loda lo staff 

Più informazioni su


    Riceviamo e pubblichiamo

    La Calabria è la mia regione…l’ adoro e per ciò non ho mai voluto ‘spostarmi’. E’ una terra dalle mille sfaccettature, con I suoi punti di forza e di debolezza, terra di risorse materiali ed immateriali, dove la famiglia unita e le relazioni sociali…ancora ‘la fanno da padroni’. Regione a livello geografico, economico, culturale e sociale intrinseco di peculiarità che ne determinano la sua identità. Ho voluto iniziare con tale premessa per invitare I calabresi ad una riflessione sul non ‘emigrare’ spesso e senza coercitivi motivi.

    E’ in questa terra, grazie agli operatori sanitari competenti che ‘vive ed opera’ la sanità…sì la buona sanità. Termine legato a quel concetto di salute: non più come assenza di malattia, ma come completo raggiungimento del benessere bio-psico- sociale (OMS) e relazionale (quest’ultimo aspetto incide molto in positivo sulla guarigione del paziente).

    Sono stata per alcuni anni a predicare questo concetto agli studenti delle professioni sanitarie, di medicina e chirurgia dell’ Università Magna Graecia, essendo stata tutor di sociologia della salute. Siì perché una persona non guarisce solo con la cura (a livello biologico- organico), ma anche in maniera olistica attraverso la ‘care’ ( termine anglosassone oggi conosciuto anche in Italia per indicare una carezza: fatta di sorrisi, di rimproveri, di strette di mano, di benevoli suggerimenti, di parole gentili). Ed io una settimana fa, mi sono sentita avvolta nella ‘care’ presso l’Ospedale Pugliese- Ciaccio, in sala operatoria e in degenza al reparto di ginecologia, sotto ‘l’ ala’ professionale ed accogliente di tutti gli operatori sanitari.

    Ringrazio tutti.

    Un inchino, un apprezzamento lodevole, una stretta di mano sono rivolti al prof. Nicola Bagetta, al chirurgo Pasquale Castaldo, alla caposala Pina Rossi, alla ferrista Marialaura Franconieri.

    Ed infine (non per questo meno importante), alla ginecologa Ida Gloria Vero, che opera presso il Consultorio della città, non solo per essere stata la mia guida, ma per avermi fatto approcciare ad un professionista magistrale dietro la persona del prof. sopra citato: dalla voce e dal sorriso rassicuranti. Ero diventata restia e diffidente nei confronti del ‘medico ospedaliero chirurgo’ nel suo ruolo. E non mi stancherò mai di ripetere: ‘Se avessi fatto questo approccio anni addietro…le cose sarebbero andate diversamente’.

    Approfitto di questo mezzo per rivolgere un bacio, una carezza, al mio fidanzato che mi riempie di attenzioni, di cure, d’amore; un abbraccio ai miei familiari; un ringraziamento alle colleghe amiche.
    Grazie di cuore!
    “.

    K. Zaccone

    Più informazioni su