Sersale, servizio diabetologia a rischio chiusura

La protesta del sindaco Salvatore Torchia


Lo stato della sanità nella presila catanzarese? Se non è crisi irreversibile,  è qualcosa che le somiglia molto. Non passa giorno senza che si pensi alla dismissione di qualche prestazione sanitaria  di primaria importanza da fare nei piccoli paesini. La filosofia è tanto nota quanto deleteria: prima vengono le esigenze di bilancio, solo dopo i diritti dei cittadini.

Dopo il servizio vaccini, ora tocca anche al servizio diabetologico del polo sanitario di Sersale subire un drastico ridimensionamento di risorse umane con pesanti disservizi sugli utenti, costretti a sorbirsi chilometri per analisi o adempimenti che prima facevano sotto casa. Se hai il diabete e abiti nei paesi ai piedi dei monti della Sila, c’è poco da stare sereni. E chi ha bambini piccoli e deve vaccinarli? 120 chilometri tra andata e ritorno verso la città capoluogo. Non ci sta il primo cittadino di Sersale e le reprimende non le manda a dire: “Non passa giorno – scrive in una lettera Salvatore Torchia, sindaco della città di Sersale – che i nostri servizi sanitari non subiscano tentativi di ridimensionamento, se non addirittura di chiusura. Ogni giorno bisogna lottare per difendere il diritto dei nostri cittadini ad avere servizi sanitari primari dal lento ed inesorabile abbandono da parte della politica sanitaria regionale.

Sono ormai innumerevoli le proteste presso i vertici sanitari provinciali per denunciare la situazione attuale del polo sanitario di Sersale che vede servizi sanitari essenziali depotenziati e ridimensionati. Da ultimo il servizio di diabetologia che ha già subito riduzioni e che potrebbe subirne altre.

Il servizio di diabetologia, per quanto riguarda il nostro polo garantisce servizi essenziali ai pazienti di Sersale, Cropani, Zagarise, Cerva, Andali, Belcastro e Petronà che saranno costretti a recarsi all’ambulatorio di Catanzaro con indicibili disagi per i pazienti e congestionamento degli uffici sanitari di Catanzaro. Mi sono recato, insieme al nostro consigliere comunale Rosario Colosimo, dal responsabile di Distretto Maurizio Rocca e dal responsabile del servizio di diabetologia Raffaele Mancini ai quali, anche a nome dei sindaci del comprensorio, abbiamo chiesto spiegazioni manifestando disappunto e rabbia per l’ennesima probabile penalizzazione che subirebbero i cittadini delle aree interne. Abbiamo trovato in Maurizio Rocca e in Raffaele Mancini una grande disponibilità ad individuare soluzioni adeguate ma dagli stessi, soprattutto da Mancini che conosce bene la situazione del personale, anche la difficoltà nel garantire un servizio a pieno regime a causa del ridotto numero di personale medico specialistico disponibile.

I disastri della sanità calabrese non possono ricadere sui cittadini, soprattutto su quelli delle aree interne che più di altri subiscono sulla propria pelle questi disastri. Pertanto, per difendere il diritto alle cure ed alla vita dei nostri cittadini non esiteremo a mettere in campo ogni azione coinvolgendo tutti i Sindaci dei territori sui quali insistono i servizi di diabetologia anche a rischio, come quello di Sersale, di ulteriore ridimensionamento se non addirittura di chiusura (Tiriolo, Botricello, Borgia  e  Taverna).”

Diritto alla salute: parole sempre più vuote  di significato per migliaia di cittadini della provincia di Catanzaro.

Enzo Bubbo