Uici Catanzaro, si conclude dicembre ricco di iniziative e solidarietà

Premi, visite, assemblea e tanto altro

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    Dicembre per antonomasia non è mai un mese come tutti gli altri, lo spirito del natale che inizia ad albergare in ognuno di noi sin dai primi giorni porta con se quel sapore di fratellanza, candore ed amore per il prossimo. Sentimenti – come si legge in una nota dell’Uici Catanzaro, Unione Ipovedenti e ciechi di Catanzaro – che anche se presenti in ogni mese dell’anno, proprio a Dicembre assumono connotati così particolari da rendere ogni giorno speciale per trascorrere insieme del tempo in armonia, affetto e condivisione. Le nostre attività ovviamente non potevano esimersi dall’essere protagoniste di cotale particolare espressione prettamente umanistica, tant’è che con il solito spirito di condivisione il nostro mese di dicembre è iniziato con la celebrazione della Giornata Internazionale della Disabilità da noi celebrata partecipando all’evento promosso dal Museo Archeologico Scolacium e successivamente con una seppur breve ma sempre splendida gita nella romantica e sempre attuale Città di Roma per assistere all’edizione 2019 del Premio Braille. Un gruppo infatti di 15 persone tra bambini, genitori, ragazzi ed adulti è partito alla volta della città eterna trascorrendo due giornate all’insegna dello stare insieme e vivendo le meraviglie non solo della città, ma anche dello splendido programma confezionato in occasione del Premio Braille al Teatro Quirino. Ad accoglierci al nostro rientro è stata poi l’organizzazione della breve trasferta in terra sicula per partecipare all’importante incontro formativo promosso sull’ipovisione, perché non si hanno mai abbastanza nozioni sul tema della disabilità e pertanto per fornire un supporto preparato a chi gia soffre di disabilità bisogna continuamente formarsi ed apprendere. E poi l’annuale assemblea dei Quadri Dirigenti che quest’anno ha visto la partecipazione del nostro Presidente Nazionale della Dirigente Nazionale, che rappresenta il più importante momento dell’attività Regionale in quanto è stato possibile in tale circostanza confrontarci con le nostre consorelle sezioni territoriali. La nostra programmazione si è poi concentrata sulle attività in vista dell’evento che per noi rappresenta ormai una irrinunciabile vetrina per esprimere sensazioni, emozioni e competenze in ambito non solo artistico ma anche e soprattutto in settori come la prevenzione, la riabilitazione, il recupero e l’inserimento in ogni ambito della vita delle persone cieche ed ipovedenti. La celebrazione della 61 giornata nazionale del cieco, avviata con una solenne messa all’interno del Reparto di oculistica del nosocomio cittadino officiata da Padre Pasquale Pitari ed animata dal nostro coro. Giornata proseguita con emozione la sera con la realizzazione dello stupendo spettacolo che ha portato all’interno del teatro Politeama ed agli occhi dei tanti amici presenti, personalità di spessore in campo artistico affetti da cecità.

    Ciò perché ancora oggi è opportuno e necessario che l’opinione pubblica comprenda che essere ciechi non rappresenta un impedimento, essere ciechi senza supporto può rappresentarlo, ma basta poco al giorno d’oggi perché l’essere cieco, senza retorica alcuna possa rappresentare una rampa di lancio nei settori nei quali si può e si deve eccellere. La celebrazione ha rappresentato inoltre l’inaugurazione delle numerose manifestazioni ove la compagine corale della sezione “VOCI DI LUCE” ha portato un augurio di buon natale, un periodo infatti colmo di esibizioni e rappresentazioni dove il comune denominatore è sempre stato rappresentato dalla solidarietà e coesione. Ed infine, ma non per ultimo, il momento più importante di tutti, lo stare insieme, condividere momenti di armonia, amore e solidarietà, infatti dopo una mattinata all’insegna della donazione del sangue con l’oramai consolidato sodalizio con AVIS, attraverso anche un semplice pranzo che il giorno dell’antivigilia abbiamo riunito soci, amici e volontari per uno scambio di auguri, abbracci affettuosi ed esternazioni di affetto, il tutto arricchiti da quella sempre travolgente passione che il Presidente in primis e poi tutto il gruppo mette nello stare insieme. Senza passione, senso di responsabilità e di appartenenza infatti è difficile poter sopravvivere in una società troppo legata all’apparenza più che alla sostanza, se non fosse infatti per la meritoria opera che di giorno in girono, festivi compresi, svolgiamo in favore della categoria e delle persona disagiate in genere, difficilmente vedremmo i nostri associati ed amici vivere momenti del genere. Non rinunceremo mai a quella voglia di servire il prossimo attraverso azioni che siano legate al suo benessere, non rinunciamo durante l’anno, e non lo faremo durante questi periodi di feste dove abbiamo comunque continuato e proseguito nel garantire e soddisfare le richieste di sostegno e supporto.

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