A Sersale Marisa Manzini presenta ‘Fai silenzio ca parrasti assai’

Domani l'appuntamento in Comune alle 17

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    Non ha bisogno di presentazioni né difetta di coraggio la relatrice che domani, ore 17 sala consiliare del Comune, farà visita alla Città di Sersale per parlare di legalità: Marisa Manzini. Il procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Cosenza, anche consulente della commissione parlamentare antimafia, non solo non ha fatto un solo passo indietro dinnanzi alle palesi minacce della potente cosca mafiosa dei Mancuso di Vibo, ma sulla vicenda ha scritto anche un libro molto molto letto “Fai silenzio ca parrasti assai”, edito da Rubbettino. Poche righe per capire che è un libro poco banale.

    Scrive nel prologo Marisa Manzini: “La forza della ndrangheta sta nell’omertà, nella capacità di impedire che si parli della crudeltà e della prepotenza che la contraddistinguono. Il silenzio, a volte determinato dalla paura, altra volta dalla indifferenza o, ancora, dalla vicinanza, ne ha consentito diffusione e consolidamento anche al di fuori dei confini nazionali. E’ la forza della parola, il coraggio di denunciare, che potrà distruggerla.”

    L’incontro di educazione alla legalità è promosso dall’Amministrazione comunale di Sersale, sindaco Salvatore Torchia, in sinergia con Universo Minori. Oltre a Marisa Manzini proferiranno parola contro la ndrangheta: Angela Napoli, già membro commissione parlamentare antimafia; la giurista e scrittrice Rita Maria Tulelli, autrice del libro “L’invisibile mondo di Carlotta”; l’avvocato Claudia Mara Conidi, avvocato del foro di Catanzaro e autrice del libro “Un mondo invisibile”; monsignor Giuseppe Silvestre, docente di teologia e vicario episcopale della diocesi di Catanzaro-Squillace. I proventi del libro saranno devoluti all’organizzazione non lucrativa di utilità sociale “Feriti e vittime della criminalità e del dovere.” Sersale: qui muove la convinzione che la lotta alla criminalità organizzata non può essere condotta soltanto dall’iniziativa delle forze dell’ordine e della magistratura, ma deve essere condotta nella società civile, attraverso la sensibilizzazione della gente, attraverso l’abbattimento di quelle barriere culturali che per troppo tempo hanno visto nel tema delle mafie un tabù. Enzo Bubbo

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