Esposti e diffide, a Catanzaro continua la guerra delle piscine

Dopo la lettera dell'Anac alla Provincia, la Catanzaro nuoto fa valere ancora le sue ragioni 

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    Di Giulia Zampina

     

    Continua la guerra delle carte bollate, come si sarebbe detto una volta, tra la Catanzaro nuoto e la Calabria swim race, le due società che hanno partecipato ai bandi per l’affidamento delle due piscine della città. Gare che si sono concluse con l’affidamento degli impianti alla CSR. Al centro dell’attenzione ora c’è l’affidamento della piscina di Giovino. Gara sulla quale oltre a pendere un esposto depositato in Procura dalla Catanzaro nuoto, rappresentata da Antonio Lomonaco, si è già pronunciata anche l’Anac che ha rilevato delle difformità nella procedura che, secondo l’autorità garante, è stata viziata da errate comunicazioni da parte della CSR rispetto ai dati di bilancio e fatturato. Oggi il nuovo capitolo. La Catanzaro Nuoto, sempre per tramite del suo legale Antonio Lomonaco, ha fatto recapitare un’altra diffida alla Provincia di Catanzaro con cui si intima l’ente ad ottemperare alle indicazioni dell’Anac al fine di ristabilire una situazione conforme valle procedure di legge

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