Salvini: vinciamo con venti punti di vantaggio (video)

Un discoro breve e muscolare dal palco del Teatro Comunale LE FOTO

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    di Lello Nisticò

    È sicuro di vincere con venti punti di vantaggio, Matteo Salvini, giunto al Comunale di Catanzaro con un leggero ritardo, giusto il tempo di dieci minuti di discorso prima di dedicarne un tot di più ai selfie che, si vede, gli riempiono il cuore e, anche, le urne. Un discorso muscolare, come al solito, che tocca tutti i punti che fanno in qualche modo cassa elettorale e breccia nella sensibilità di un pubblico pronto ad acclamarlo, anche se non ha risposto in modo massiccio come in altre occasioni. Colpa sicuramente dell’orario post-prandiale, perché tutto puoi promettere ai catanzaresi, ma togliere l’ora del relax pomeridiano è quasi una multa per divieto di sosta. Salvini è affiancato, ai suoi lati, dai candidati della Lega nella circoscrizione centro e anche oltre. Tra gli altri Antonio Chiefalo, Giuseppe Macrì, Pietro Molinaro, Tilde Minasi. Salvini sta sul pezzo.

    Annuncia tra il clamore generale di scherno le dimissioni di Di Maio: «Una volta che Grillo li ha portati a sinistra con il Pd, molti elettori 5 Stelle si sentono più che traditi». Sprona i candidati a non rilassarsi dopo la probabile elezione di qualcuno di loro: «Saranno cinque anni di grande impegno, non pensate di andare lì e rilassarvi o di chiudere le porte ai cittadini». C’è da recuperare un grande ritardo e riparare i danni altrui: «Il Pd dovrebbe vergognarsi, non ci sono altro che ospedali chiusi mentre la gente è costretta ad andare fuori regione a curarsi». Prima, scendendo dall’auto, ha impattato i giornalisti. A chi gli ricorda il trambusto del comune di Catanzaro dopo il suo incontro con il sindaco Abramo, risponde: «Per fortuna che non è successo niente dopo il mio incontro in procura con il procuratore Gratteri. È mio dovere incontrare un sindaco, come è mio dovere incontrare un procuratore come Gratteri. Poi da lunedì si lavora, da lunedì basta alle polemiche, e comincia il lavoro vero. Sulla sanità, sul piano rifiuti, sulle spiagge, sulla valorizzazione dell’olio d’oliva.

    Abbiamo già le idee chiare su cosa bisogna fare e impegnare la Lega. Ho appena finiti il pranzo con le imprese, le infrastrutture sono ferme da anni, dalla statale 106 agli aeroporti. Domenica i calabresi decidono sul loro futuro, con il grande orgoglio per me di essere per la prima volta presente con la Lega nelle elezioni della Calabria. Con un grande risultato».

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