Diario elettorale del 22 gennaio 2020

Aiello si porta avanti con il lavoro e nomina mezza giunta, Tansi aggiusta il turismo, Callipo invita Salvini a non farsi troppe illusioni, Santelli aspetta Berlusconi

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    Di Lello Nisticó                                                       Pochi giorni alla chiusura dei comizi, ultime occasioni di vedere i leaders politici nei posti più imimpensatipensati, dove normalmente non si sognerebbero mai di indire una manifestazione. Poi dicono che le elezioni non servono a niente. Domani è atteso in Calabria Silvio Berlusconi, accompagnato naturalmente dalla candidata presidente del centro destra, la forzista Jole Santelli: prima a Tropea e nel pomeriggio, al T Hotel in agro di Feroleto. Così come arriverà Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, in mattinata a Rossano, nel pomeriggio a Vibo Valentia, al 501 Hotel. Per chiudere il discorso dei leader del centro destra, da sottolineare le due puntate odierne di Matteo Salvini, la prima a Serra San Bruno, la seconda a Catanzaro, nel Teatro Comunale. Non ripieno, anche considerando che erano presenti molti dei candidati nelle tre circoscrizioni, ma sufficienti a scaldare l’animo del “Capitano” che ha comunque promesso di ritornare presto, anche perché «da lunedì ci sarà da lavorare parecchio». Il Partito democratico, intanto, annuncia il ritorno di Nicola Zingaretti per venerdì 24 gennaio: alle 15.30 farà tappa all’Università della Calabria per un incontro con studenti e rettore e alle 18 a Reggio Calabria per la chiusura della campagna elettorale con Pippo Callipo. Il candidato per il centro sinistra è entrato in polemica con Salvini: «Il signor Salvini viene in Calabria per la seconda volta – mentre in Emilia-Romagna ha girato paese per paese, a dimostrazione che il Nord resta la sua vera priorità – ma non appare in pubblico con la signora Santelli. Il capo della Lega ha già detto che vuole l’assessorato all’agricoltura, perché a lui interessano solo le poltrone. Poi ha anche la faccia tosta di parlare di sanità ma al suo fianco c’è chi ha spolpato la sanità calabrese con decenni di clientele. Il centrodestra calabrese, che non a caso a Catanzaro si sta dilaniando per giochi di potere che evidentemente riguardano la Regione, è suo ostaggio, come è ostaggio dei campioni della vecchia politica. Se vince il centrodestra alla Cittadella comanderà Salvini e farà solo gli interessi del Nord, come dimostra la volontà ostentata di farci colonizzare dai “suoi” governatori. Ma resteranno delusi». Francesco Aiello, candidato per l’Alleanza civica del M5Stelle, incurante dei tormenti del giovane Di Maio, si porta avanti con il lavoro nominando ben sei assessori: «Si tratta – commenta Aiello – di persone di grande qualità che non hanno legami con i vecchi partiti, di persone libere che hanno curricula di altissimo profilo e che intendono la politica come servizio pubblico. Tutti hanno accettato la mia proposta. Dopo le elezioni del 26 gennaio, completerò la squadra con altri “innesti”». Per la cronaca, ecco i nomi: alla Sanità Alfonso Scutellà, al Turismo Stefania Emmanuele, alla promozione agroalimentare Erica Lopez, all’Innovazione Francesco Tassone, all’agricoltura Francesco Cufari, all’Ambiente Nicola Abruzzese. CarloTansi, candidato presidente per Tesoro Calabria, si è occupato di turismo: «È un settore, che negli ultimi cinque anni non ha avuto un rappresentante all’interno della giunta, al quale porrò subito molta attenzione perché vi sono molte criticità. Basti pensare, ad esempio, agli impianti sciistici di Lorica che oggi, in pieno inverno, sono ancora chiusi e ad alcune strutture ricettive che presentano evidenti lacune. Lo dicono anche le varie recensioni pubblicate sui migliori siti turistici. Una volta superate queste problematiche è chiaro che la Calabria ha bisogno di entrare nei grandi circuiti nazionali ed internazionali attraverso un valido ed incisivo processo di marketing che deve coinvolgere operatori turistici e aziende private».

     

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