Il Catanzaro ritrova un Auteri carico. Cita Faber e guarda al futuro

Prima conferenza stampa dello Special One di Floridia dopo il suo ritorno. Torna sui contrasti post esonero e vede una squadra forte ma un po' giù. "Dove ho trascorso questi tre mesi? Con mia mamma quasi novantenne"

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    di Gianfranco Giovene

    «Dal letame nascono i fiori diceva De Andrè. E magari dai rapporti che si deteriorano possono nascere nuove spinte». Con questo auspicio si è ri-presentato oggi Auteri, alla sua nuova avventura con il Catanzaro dopo il burrascoso esonero dello scorso ottobre. Di nuovo in sella dopo tre mesi passati a casa, «accanto all’affetto caro della mamma quasi novantenne», a guardare da lontano la squadra agitarsi e mai uscire dalla crisi. Di qui il nuovo contatto, la possibilità di un nuovo inizio: di cacciarsi qualche sassolino e di rimettere per quanto possibile i cocci al loro posto.   

    IL RITORNO – «Sul mio esonero state dette cose di assoluta fantascienza ed altre vere – ha incalzato subito il tecnico – Le vere riguardano la sfera calcistica, gli equivoci riguardanti la mia posizione al termine della stagione scorsa e i dissidi con la società. I disaccordi sono sfociati in tensioni eccessive da parte mia ma tutto ciò è accaduto perchè mi sono sentito solo». Quasi accerchiato, ha fatto capire l’allenatore, riavvolgendo il nastro del tempo. «Dopo la conquista del terzo posto non siamo stati bravi a mettere i tasselli giusti e non avrei mai voluto una rosa così ampia. A partire dal match contro la Virtus Francavilla mi sono sentito sull’orlo dell’esonero – ha aggiunto – e quando materialmente è avvenuto non ho rispettato la mia indole cristiana sfogandomi pesantemente nei confronti della famiglia Noto». Il famoso “motivo extra-calcistico” per il quale tutto è saltato in aria e per il quale il coach si sarebbe già scusato ricucendo il rapporto con la proprietà dopo mesi in cui «anche incontrarsi cacciava il sorriso». Come fatto anche con il diesse Logiudice con cui «la stima era forte anche prima, al di là delle vedute» ed uguale rimane ora nonostante «l’escalation di parole ingigantite, nel pieno rispetto dei doveri e della maglia». «Abbiamo chiarito da uomini – ha detto Auteri – Io so stare al mio posto e da qui possiamo ripartire». 

    COSA RITROVA – E proprio ripartire è il verbo più inflazionato in queste ore. «Ho trovato un gruppo giù di corda e spero che questo atteggiamento non contagi i nuovi arrivati – ha dipinto con franchezza il coach – Dobbiamo resettare tutto, lavorare e soprattutto tornare ad essere squadra. Qui c’è un gruppo che ha bisogno di essere guidato e io sono qui per questo; c’è ancora un intero girone da giocare e dovremo ricomporre il puzzle». Per farlo occorre che tutte le componenti «diano i giusti indirizzi» e che soprattutto si sgombri il campo da «ipotesi di cattiverie e trame». «Le partite sono diminuite, le distanze invece si sono allargate – ha aggiunto Auteri – se il campionato iniziasse ora potremmo competere con chi sta davanti ma stanti così le cose siamo indietro dal punto di vista del lavoro. E dovremo recuperare». Un pizzico di rimpianto l’allenatore siciliano non lo nega: la sua convinzione è che dal momento buio coinciso con le sconfitte a ripetizione contro Reggina e Potenza la squadra avrebbe potuto tranquillamente rialzarsi, senza quel ribaltone che a conti fatti pare solo aver fatto perdere tempo e punti.  

    MERCATO – Ma è acqua passata. Il mercato ha già dato e potrebbe continuare a dare una mano importante per la risalita: Auteri lo ha detto apertamente prefigurando nuovi movimenti in entrata e snocciolando più di un retroscena. Dagli innesti finora effettuati «tutti forti e capaci di alzare ancor di più un livello tecnico già alto» al grande rammarico di dover rinunciare a Fischnaller, da questa mattina ufficialmente al Sud Tirol. «Ho provato a fermarlo in extremis – ha svelato il trainer – ma mi sono sentito rispondere che la scelta era personale ed obbligata e che nemmeno un prolungamento a cifre importanti avrebbe potuto cambiare le cose. Per questo faremo qualche movimento in più nel reparto e non vorrò vedere atteggiamenti di tipo vittimistico nello spogliatoio: chi sarà convinto rimarrà, chi no potrà cambiare aria». Messaggio chiaro anche ad Urso e Di Livio, esuberi fino a ieri oggi con molte più chances di restare in giallorosso. «E poi ci manca un portiere – ha chiosato – ma a breve dovrebbe arrivare una comunicazione da parte della società». Il riferimento è a Bleve per il quale si sarebbe chiuso un accordo di prestito con il Lecce.

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