Al Circolo Placanica la Catanzaro letteraria degli anni ’20

Chi è stato l'autore-redattore-direttore della rivista "Approdi", ideata, stampata e diffusa a Catanzaro sul finire degli anni '20 del '900?

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    Chi era Raoul Maria De Angelis? Chi è stato l’autore-redattore-direttore della rivista “Approdi”, ideata, stampata e diffusa a Catanzaro sul finire degli anni ’20 del ‘900? Quali sono state le componenti storiche, sociali, casuali, che hanno portato alla concretizzazione di un progetto culturale e alla crescita di uno scrittore, letterato, pittore, considerato tra i massimi “prodotti” intellettuali delle nostra città nel secolo scorso? E’ intorno a questi interrogativi che si è dipanato il Mercoledì culturale del Circolo Placanica, che ha ospitato il Prof. Vittorio Cappelli, Storico, curatore della riedizione della rivista “Approdi – Rassegna di lettere e d’arte”, comparsa a Catanzaro e in breve scomparsa, tra il 1928 e il 1929. Solo quattro uscite, a cadenza mensile, per una rivista che però ha accolto tra le sue pagine contributi letterari di artisti importanti, alcuni già noti, altri solo agli esordi di vicende intellettuali successivamente divenute celebri ed affermate.

    Dopo i saluti di rito del Presidente del Circolo, è stato il Prof. La Rosa ad introdurre l’argomento, a conclusione di un percorso letterario iniziato nelle scorse settimane sulle correnti culturali europee a cavallo tra i due secoli scorsi. Solo ventenne, De Angelis, studente del nostro Liceo Galluppi, dimostrò da subito solide capacità letterarie e relazionali, in virtù delle quali fondò la sua Rivista culturale capace di ospitare, tra le altre, le firme di Massimo Bontempelli, Anton Giulio Bragaglia, Leonardo Sinisgalli, Libero de Libero e Filippo Tommaso Marinetti. La sua stessa firma qui vedeva gli esordi, e vedeva la pedana dalla quale spiccare quel salto che lo avrebbe collocato nel novero degli scrittori più spessi, tra gli intellettuali più densi e tra le figure più rappresentative della cultura calabrese.

    I nomi di Corrado Alvaro e di Leonida Repaci sono stati evocati più volte, a dimostrazione e suggello del livello culturale attribuito a De Angelis, e dando quindi un senso e un perchè alla serata del Circolo, da sempre (e ancora una volta) impegnato alla strenua ricerca di radici culturali alle quale attaccarsi, nelle quali riconoscersi e ritrovarsi. Mercoledì prossimo, 5 Febbraio, continua il viaggio del Circolo sui percorsi della Catanzaro perduta, con una serata incentrata sulle serate mondane all'”Imperiale”, in compagnia degli ultimi rappresentanti dell’Orchestra Monizza.

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