Lavoratori vigilanza privata, Usb ha incontrato il prefetto Latella

Il sindacato: una discussione ampia sulle condizioni dei lavoratori

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     Oggi alle ore 12,30 la delegazione dei lavoratori della vigilanza di Catanzaro della USB, hanno incontrato il prefetto di Catanzaro dott. a Latella. Lo comunica il sindacato stesso

     

    Una discussione ampia sulle condizioni dei lavoratori che ogni giorno subiscono le “angherie “ dell’istituto con vessazioni, trasferimenti, sull’organizzazione del lavoro; sulle turnazioni, nessun Premio di risultato, Orario di lavoro e turni discriminatori… e poi – Condizioni di lavoro; licenziamenti; Gestione ferie; sicurezza e ambienti di lavoro; efficienza e manutenzione mezzi  in dotazione, vestiario e D.P.I dotazione, oltre ad altri argomenti di natura serbata su cosa succede in questo ambiente di lavoro.

    La USB,  – si legge in un comunicato –  non è voluta entrare nel merito delle questioni tecnica  in questa interlocuzione riservandosi nei successivi incontri di porli al vaglio del prefetto del capoluogo, ha voluto ribadire l’atteggiamento che sta mentendo l’istituto alla richiesta di USB di un incontro a cui NON abbiamo chiesto  soldi o  modifiche contrattuali,  – ma solo permettere ai lavoratori di scegliere chi li vuole rappresentare senza subire conseguenze.

    Visto che, allo stato attuale e con il clima che hanno creato i dirigenti nell’azienda, abbiamo pure sgomento di presentare le deleghe per timore di ulteriori ripercussioni.

    L’unica cosa che hanno saputo fare fino adesso –come azienda –  è un comunicato stampa unitamente ai loro sindacati, dove ci fanno sapere che – per poter accedere ad un tavolo di confronto bisogna essere firmatari di contratti!!

    La USB non è il sindacato che firma contratti a “perdere”  ma soprattutto nessuno può precludere la costituzione delle Rappresentanze aziendale – e non lo dice la USB – ma la legge che: si possa  costituita anche nell’ambito di associazioni sindacali che, pur non firmatarie dei contratti collettivi applicati nell’unità produttiva le rappresentanze dei lavoratori.

    E se non bastasse visto il clima politico nazionale sul referendum costituzionale diciamo che questa espressione è in contrasto  con tre articoli della Carta Costituzionale (artt. 2, 3, e 39: il primo tutela i diritti inviolabili dell’uomo come singolo e nelle formazioni sociali; il secondo l’uguaglianza dei cittadini; l’ultimo la libertà di organizzazione sindacale).  Per questo abbiamo chiesto al prefetto che un simile atteggiamento va giudicato illegittimo ed è intollerabile.

    La riunione si è conclusa con l’attivazione di un successivo tavolo dove verranno chiariti altri aspetti.

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