Lavori pubblici, le cose ancora da fare ed il silenzio dell’assessore al ramo

Il 2017 si apre con molte incognite in materia di opere da realizzare

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    di Danilo Colacino

    Un paio di mesi al massimo per completare il Parco Gaslini a Lido e un lungo elenco di altre opere realizzate è quanto può già vantare il sindaco Sergio Abramo e la sua Giunta, ma sull’ultimazione delle strutture di maggiore interesse per Catanzaro e i catanzaresi gravano ancora molte incognite. Punti interrogativi che sembrano destinati a rimanere tali. O magari non è così, perché c’è una precisa spiegazione per ritardi e intoppi di sorta. E presto verrà anche divulgata, com’è giusto che sia.

    IL SILENZIO DELL’ASSESSORE AL RAMO

    Peccato però che il Comune (ma sarebbe più esatto dire l’assessore ai Lavori Pubblici, Rossana Gnasso) si rifiuti di rispondere ad alcune semplici domande malgrado gli accordi presi con chi le vuole porre avendo il compito di informare. Eppure i cittadini, considerato che si parla di strutture finanziate con i soldi della collettività, avrebbero tutto il diritto e ovviamente anche l’interesse di conoscere l’iter di questi grandi interventi.

    LA SPINOSA QUESTIONE STADIO

    Basti pensare alla spinosa questione dello stadio. Un Nicola Ceravolo che è ancora un’incompiuta. Senza contare che, pure quando sarà finito, non assomiglierà in alcun modo a un impianto moderno e funzionale e non certo perché troppo vetusto per essere adeguatamente rimodernato. Chissà, allora, cosa avrebbe potuto dire a riguardo l’assessore al ramo, fermo restando che la cronistoria dei lavori del vecchio Militare portano a un periodo di molto antecedente alla nomina dell’ing. Gnasso. Un tecnico prestato alla politica, quest’ultima, che sia detto per amor di verità certe vicende le conosce probabilmente poco o niente.

    IL PORTO

    Stessa scarsa conoscenza dei fatti che avrà sull’intricata situazione del porto di Casciolino. Persi i famosi 20 milioni di euro di finanziamento  (da recuperare in futuro attraverso i Pac) a detta dell’amministrazione Abramo destinati dal governatore Mario Oliverio alla realizzazione di opere afferenti al territorio cosentino e ad altre parti della Calabria, l’auspicio è che Palazzo De Nobili ottenga almeno una cospicua fetta dei 21 milioni di euro messi a disposizione dal bando regionale emanato per tutte le infrastrutture portuali calabresi. Risorse fondamentali per completare le banchine e soprattutto il tratto del lungomare che va verso Giovino. Un segmento del waterfront che a un certo punto viene delimitato da una rete di plastica al posto del canonico muretto, si riduce drasticamente lungo il lato destro della carreggiata e, come se non bastasse, si interrompe – per così dire all’improvviso – quasi come se venisse inghiottito dall’asfalto. Un pezzo di strada che non è bello percorrere a bordo di un mezzo e meno ancora a piedi durante le tradizionali lunghe passeggiate estive, in particolare serali e notturne.

    RIPASCIMENTO SITO FIUMARELLA

    Un po’ meno sotto la luce dei riflettori, ma non meno importante per il quartiere marinaro e quindi per l’intera città, è il cosiddetto pennello a mare. Il riferimento è al ripascimento del sito in cui la Fiumarella sfocia nello Ionio, di cui allo stato non si sa quasi nulla. E non va bene, anche in considerazione del fatto che fra meno di sei mesi arriverà di nuovo la bella stagione e il capoluogo non potrà essere ancora alle prese con i medesimi problemi dell’anno scorso

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