Troppo sarcasmo nella risposta del Mef alla Regione
Il consigliere Mimmo Tallini interviene sulle conclusioni del ministero rispetto alle spese irregolari
Più informazioni su
Il consigliere regionale MimmoTallini, in una nota, stigmatizza la risposta del Mef alle controdeduzioni della Regione Calabria sulle presunte spese irregolari dell’ente.
“Se la punta di sarcasmo contenuta nella parte conclusiva della relazione del Mef fosse stata recapitata al presidente della Lombardia Maroni o al presidente della Campania De Luca, non ho dubbi che sarebbe finita a pernacchie. Se la Calabria non ha nulla da temere, come a me pare, non comprendo perché tardi una risposta, forte e chiara, che segnali al Capo del Governo e al Presidente della Repubblica la grave irriverenza istituzionale che evidenzia pregiudizio non solo nella disamina delle questioni, ma innanzitutto nei confronti delle prerogative costituzionali della Regione Calabria. Le opinioni del Mef, che non è la Corte costituzionale, contengono elementi considerati fondati dalle stesse controdeduzioni della Regione ed altri palesemente infondati o superficiali, come ha documentato la Commissione di Vigilanza della Regione presieduta da Aurelio Chizzoniti che nella scorsa legislatura dedicò all’ispezione ministeriale due apposite sedute. L’interlocuzione della Regione, nella scorsa e nell’attuale legislatura, mira a sanare discrasie circa l’equilibrio della spesa e a doverosamente salvaguardare i diritti acquisiti. Tra l’altro, la disponibilità ad occuparsi, con la massima attenzione, degli esiti dell’ispezione è giunta al punto di chiamare, con l’intento di avvalersi di un approfondimento esterno e per eliminare il dubbio che la Regione agisse ‘pro domo sua’, tre autorevoli docenti universitari che hanno suggellato le argomentazioni della Regione punto per punto. Non una spesa in più per scialacquare il danaro pubblico, ma una decisione saggia che il Mef avrebbe fatto bene ad apprezzare, piuttosto che irridere. Passi pure l’incursione di un Ministero sulle modalità con cui la Regione nei decenni ha organizzato la sua macchina amministrativa e legislativa, ma si abbia il garbo di evitare la lezioncina. Del tutto gratuita, vista la condizione critica delle finanze dello Stato e i tagli operati indiscriminatamente negli ultimi tre anni nelle aree del Mezzogiorno. Da consigliere regionale, ritengo che il Mef stia tenendo nei confronti delle controdeduzioni che la Regione ha puntualmente elaborato – una prima volta nella scorsa e una seconda in questa legislatura – un atteggiamento alquanto singolare, considerato che i vertici amministrativi di Giunta e Consiglio hanno, nei documenti rassegnati, dimostrato fattiva collaborazione e indicato i correttivi che per molte vicende sono stati già realizzati. Se poi il Ministero ritiene essere la Calabria uno dei ‘ventri molli’ a cui far pagare prezzi che ad altre parti del Paese non si ha neppure il coraggio presentare, sarebbe il caso di mettere le cose in chiaro”.