Nel centro abitato della città di Catanzaro, esiste una situazione di allarme sociale, per la salute dei cittadini che abitano in questa parte della città, ma che coinvolge anche chi, per impegni di lavoro e/o di altra natura, si vede costretto a frequentare il centro cittadino. Il pericolo è determinato dalla grande quantità di coperture dei tetti di alcune abitazioni, che invece di essere fatte con tegole o simili, sono costituite da numerose lastre di Eternit, fabbricate con l'amianto, materiale messo al bando oramai da tempo, perchè ritenuto scientificamente responsabile di gravi malattie dell'apparato respiratorio, con relativi decessi per cancro, di tutti coloro che ne sono venuti a contatto diretto, o hanno involontariamente ma passivamente respirato le spore che si diffondono nell'aria. Non capisco il perchè, il COMUNE, l'ARPACAL, o l'ASP non abbiano fatto ancora una mappatura di tutte quelle location, che hanno coperture fatte con questo materiale definito killer, viste la quantità di decessi che in tutta Europa, ma soprattutto in Italia, ha causato, ed abbia provveduto a rimuoverlo, evitando alla popolazione danni gravi per la salute della collettività. Sono quotidiane le notizie che vedono come oggetto, le inchieste mirate ad accertare le responsabilità della morte di operai e ignari cittadini che sono deceduti a causa del contatto, molte volte involontario con l'Eternit, come per esempio l'inchiesta avviata ieri dalla Procura di Milano, per l'accertamento della responsabilità per i decessI di 7 operai avventuti negli ultimi 10 anni, che negli anni '70 - '80 sarebbero venuti a contatto con l'amianto, solo perchè lavoravano con delle aziende impegnate nella manutenzione e nella coibentazione del prestigioso Teatro Alla Scala di Milano. Ritengo sia proprio il caso che gli Enti citati, sebbene in un momento di ristrettezze econmiche, facciano urgentemente qualcosa di concreto a salvaguardia della salute dell'intera collettività, perchè la vita di tutti non ha prezzo.
Paolo Renda