Lamezia Europa, Abramo: ‘Bruno sa meglio di me cosa la legge consente’

Il presidente della Provincia replica a quanto dichiarato da Enzo Bruno sulla vicenda della Partecipata: 'Strano che certe affermazioni vengano da lui che ha gestito l’ente prima di me' Provincia fuori da ‘Lamezia-Europa’, le perplessità dell'ex Enzo Bruno


Il presidente della Provincia Sergio Abramo torna sulla questione Lamezia-Europa per chiarire che “la ricapitalizzazione, in assenza di un progetto di sviluppo che consenta di raggiungere almeno il pareggio di bilancio, non è possibile perché lo dice la legge e non perché lo dice Sergio Abramo. Inoltre, la Provincia si troverebbe a dover spiegare e anche a giustificare  il perché, senza un finanziamento da parte della Regione Calabria, intende  rimanere in una società che registra perdite di bilancio di oltre 500mila euro e una situazione debitoria da ripianare pari a 2 milioni e 700mila euro. A ogni modo, Enzo Bruno sa perfettamente, però, che non ricapitalizzare non significa tirarsi fuori e vendere le quote della società”. 

“Con la lettera inoltrata al consiglio di amministrazione della partecipata – ha detto Abramo –  ho semplicemente chiesto di conoscere il piano industriale per portarlo all’attenzione del Consiglio visto che, ad oggi, nessuno ha la cognizione esatta di quanto sia accaduto in Lamezia-Europa negli anni scorsi. Ho ancora affermato, nella missiva, che la Provincia non può ricapitalizzare per la mancanza di fondi e questa è la medesima cosa che l’amico Enzo Bruno ha fatto con un’altra società, la Sacal, anch’essa partecipata dalla Provincia di Catanzaro”. 

“Ciò che voglio dire –  ha precisato ancora Abramo – è che, in tale frangente stiamo parlando delle regole che stanno alla base di una saggia amministrazione della cosa pubblica.   Ed è anche per ciò che lo stupore che il mio predecessore dice di provare rispetto a ciò che ho scritto, mi disorienta e non poco. Ripeto: se la società Lamezia–Europa non riceverà i finanziamenti da parte della Regione Calabria e non si trovasse il modo sia per ripianare la situazione debitoria pregressa, sia  per coprire i costi di gestione che, tra stipendi e compensi vari, si aggirano intorno ai 300mila euro annui, andare avanti per la società vorrebbe dire continuare ad accumulare ancora debiti su debiti. Questa è una follia che nulla ha a che vedere con lo sviluppo del Lametino, area che merita e avrà tutta la mia attenzione”. 

“Nell’ultimo consiglio di amministrazione – ha proseguito -, ho chiesto al presidente della società di invitare il Governatore Oliverio a esprimersi sulle intenzioni che ha la Regione Calabria rispetto alla Lamezia-Europa. Se, infatti, non ci fosse la disponibilità della Regione di portare avanti il progetto della società, si dovrebbe pensare velocemente alle sorti della stessa, non potendo gli enti come la Provincia ricapitalizzare sulla base del nulla”.

“Infine – ha concluso Abramo – constato che nessuno, men che meno il mio amico e predecessore Enzo Bruno, ha sentito l’esigenza di esprimersi allorquando a  comunicare la  stessa impossibilità di ricapitalizzare la Società è stata la Camera di commercio”.