Legge immigrazione, Furgiuele: ‘Buffonesca disobbedienza sinistra’

Il deputato e coordinatore della Lega in Calabria parla di sindaci 'masanielli, presi dalla smania di ritagliarsi uno spazio politico' 


“Gli italiani non ci hanno votato per riproporre la stessa filosofia del centrosinistra e di qualche suo falso profeta, ma per cambiare le regole”. Lo afferma il deputato e coordinatore regionale della Lega in Calabria, Domenico Furgiuele, con riferimento alle polemiche sul Decreto Sicurezza

“Due – esordisce Furgiuele – saranno i principali effetti che il Decreto sicurezza sortirà a breve. Ordine e chiarezza sul fronte della politica dell’accoglienza dopo i disastri e le intollerabili lentezze gestionali provocati dai governi di centrosinistra, i quali hanno sempre incentivato la grande mangiatoia di Stato sulla pelle di centinaia di migliaia di disperati, creando nel contempo incertezza e rendendo il nostro paese lo zimbello d’Europa. Secondo, e più politico, effetto del Decreto sicurezza: i sindaci e quei presidenti di Regione che – rileva il parlamentare della Lega – lo stanno avversando, arrivando buffonescamente addirittura ad auspicare la disobbedienza civile rispetto a precisi obblighi di legge, saranno bocciati sonoramente alle prossime elezioni. Soprattutto i primi cittadini alla Orlando, Falcomatà e alla De Magistris, che credono di poter cavalcare questa tigre per potersi ritagliare un ruolo politico nazionale in vista delle prossime Europee, andranno incontro a una batosta elettorale. Anche Mario Oliverio è sulla stessa linea visto che ha deciso di finanziare con un milione di euro una legge regionale, la numero 18 del 2009, per incentivare con soldi del contribuente calabrese la demagogia intorno ai richiedenti asilo”. 

Secondo Furgiuele “è l’ennesima prova del loro scollamento dal sentire della società. Mi chiedo: maggioranza e governo, e la Lega in particolare, avrebbero mai potuto far approvare un provvedimento se non fossero stati convinti dell’idea che esso incrocia le esigenze della maggioranza degli italiani, esasperati da una gestione pasticciona e pappona del fenomeno migratorio? Ricordo che l’inversione di rotta radicale su questa tematica è la portante ideologica della Lega, da sempre. Gli italiani non ci hanno votato per riproporre la stessa filosofia del centrosinistra e di qualche suo falso profeta alla De Magistris, Falcomatà e Orlando, ma per cambiare le regole. Ed è esattamente quel che stiamo facendo”. 

Il deputato della Lega definisce “opportuno smantellare l’apparato di fake news che la solita sinistra recidiva, condannata ad ulteriori umiliazioni elettorali sta facendo circolare. I sindaci ‘masanielli’ non hanno letto e non vogliono leggere il decreto, presi come sono dalla smania di ritagliarsi uno spazio politico. Chi ha già ricevuto un permesso umanitario – sostiene Furgiuele – continua a rimanere legittimamente nel territorio e rimane iscritto all’anagrafe fino alla scadenza del titolo ovvero anche successivamente, potendo convertire quest’ultimo in permesso di lavoro o per ricongiungimento familiare o, comunque, ottenere uno dei permessi speciali, sussistendone le condizioni”.