‘A Catanzaro un assistente sociale ogni 18 mila abitanti.E peggiorerà’

L'allarme è lanciato via social da Giancarlo Rafele, presidente della Cooperativa sociale Kyosei: 'Serve un’azione congiunta per risolvere un problema serio. Forse il più serio che abbiamo in questo momento. Qui si tratta della vita delle persone più vulnerabili'


‘Un assistente sociale comunale ogni 5.400 abitanti, questa è la media nazionale. Uno ogni 18.000 abitanti, questa la media nel Comune di Catanzaro. Con tendenza al peggioramento nei prossimi mesi. Dal mese di agosto, infatti, e fino a dicembre, la media sarà di UNO ogni 90.000 abitanti!!! Dal prossimo gennaio, poi, con il pensionamento dell’ultima assistente sociale in organico, il Comune di Catanzaro, capoluogo di Regione e capofila del relativo Ambito Territoriale Sociale composto da 31 Comuni, rimarrà senza nemmeno un assistente sociale. Nemmeno uno’. La questione è affrontata via social da Giancarlo Rafele, presidente della Cooperativa sociale Kyosei. ‘Si ha idea di cosa possa significare? Già adesso gli Uffici faticano ad adempiere ai propri compiti con ripercussioni serie su bambini, anziani, disabili ed altri soggetti fragili della società. Non oso immaginare – aggiunge Rafele – cosa succederà non appena la Regione trasferirà ai Comuni le competenze in materia di servizi sociali. L’Assessorato alle Politiche sociali del Comune è a rischio di chiusura. Si procedi immediatamente all’assunzione “in organico” di un numero congruo di assistenti sociali. Qui non si tratta di scaramucce politiche, di maggioranza ed opposizione, di destra e di sinistra. Qui si tratta di fare un’azione “congiunta”  – conclude il presidente della Cooperativa sociale Kyosei – per risolvere un problema serio. Forse il più serio che abbiamo in questo momento. Qui si tratta della vita delle persone più vulnerabili. È un dovere di tutti. Nessuno escluso. Se ne faccia carico il Sindaco Sergio Abramo (che pure l’ha accennato in Consiglio). Se ne facciano carico Nicola Fiorita e Gianmichele Bosco, l’Assessore Lea Concolino. Se ne facciano carico le Organizzazioni del Terzo Settore. Mancano soltanto sei mesi. #primailwelfare’.