Concorso polizia, nuovi emendamenti di Ferro al decreto ‘Concretezza’

Il vice capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia: 'Discriminazioni gravissime e profili di illegittimità costituzionale a causa del cambiamento delle regole in corsa da parte del governo' 


La grave vicenda della modifica dei requisiti per il concorso pubblico per l’assunzione di 893 allievi agenti della Polizia di Stato bandito nel maggio 2017 è ancora all’attenzione del vice capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Wanda Ferro, che è nuovamente intervenuta presentando alcuni emendamenti al decreto “Concretezza”, all’esame di Montecitorio.

‘La prima proposta di modifica punta ad a evitare il perpetrarsi della ingiustizia nei confronti di quei giovani con più di 26 anni che si sono utilmente collocati nella graduatoria della prova scritta di esame del concorso e che, a causa di una successiva modifica dei requisiti di partecipazione, non sono più legittimati all’assunzione. “Il cambiamento delle regole in corsa da parte del governo – spiega Wanda Ferro – ha determinato una ingiustificata disparità di trattamento e una discriminazione gravissima nei confronti di tanti giovani che sono già risultati idonei alle prove, con evidenti profili di illegittimità costituzionale. La maggioranza ha il dovere, dopo l’approvazione di un nostro ordine del giorno alla Camera, di porre rimedio a questa assurda vicenda”.

Un secondo emendamento mira a ripristinare il diritto dei volontari in ferma prefissata di un anno o quadriennale ovvero in rafferma annuale in servizio o in congedo, partecipanti allo stesso concorso, a essere ricompresi nello scorrimento della graduatoria del concorso dal quale sono stati inopinatamente esclusi. Wanda Ferro ha quindi proposto altri due emendamenti al decreto Concretezza. Una proposta di modifica, alla luce dell’autorizzazione al turn-over per le pubbliche amministrazioni con l’assunzione di personale a tempo indeterminato, è finalizzata alla istituzione di percorsi formativi finalizzati alla qualificazione professionale per i lavoratori destinatari del trattamento di mobilità in deroga di cui all’Accordo Istituzionale del 7 dicembre 2016.

La formazione è finalizzata all’acquisizione di titoli utili ai fini della valutazione nel corso di procedure concorsuali bandite dall’Amministrazione presso la quale prestano la propria attività. Un altro emendamento punta ad innalzare l’età pensionabile dei medici per consentire loro di restare in servizio fino al settantesimo anno di età, con l’obiettivo di sopperire alla carenza di personale medico specialistico che si è manifestata in molte strutture ospedaliere pubbliche a causa del mancato espletamento dei concorsi, con conseguente perdita di professionalità da parte della sanità pubblica.