Consiglio comunale, Abramo: ‘Non consentiro’ cementificazione Giovino’

In aula assenti Merante e Trifiletti mentre il primo cittadino risponde alle accuse mosse dall'opposizione


Una seduta di Consiglio Comunale importante a Catanzaro. Per le pratiche. Per il dibattito. Per il sempre presente Giovino, ospite fisso delle sedute consiliari. Ma anche per lo sfogo del sindaco, Sergio Abramo. Il primo cittadino chiama in causa la minoranza su diverse questioni. Giovino, prima di tutto. Perché, a suo dire, l’opposizione ha avuto un atteggiamento incoerente tra quanto emerso in sede di conferenza dei capigruppo e quanto manifestato sui social e sulla stampa.

E rispetto a queste dichiarazioni il sindaco annuncia azioni di tutela. Così come su Giovino, invece, invita la minoranza “se a conoscenza  di fatti poco chiari di denunciare”. Ribadisce la volontà di mantenere la vocazione turistico-ricettiva dell’area, rimarca il no secco alla cementificazione di Giovino e accusa la minoranza di bleffare. “Non posso accettare simili accuse: in 13 anni non ho mai fatto accordi con nessun imprenditore. Ho sempre riconosciuto a questo Consiglio Comunale il merito di non aver mai chiesto cose al limite della legge. Ma non accetto che qualcuno punti il dito contro l’amministrazione accusandola di voler cementificare”.  

Punta il dito contro Sergio Costanzo ed Eugenio Riccio. Accusa il primo di riproporre all’aula sempre le stesse esternazioni, chiama in causa il secondo rispetto a Giovino. La minoranza non incassa. Tutt’altro. Replica a ritmo serrato. Ma il sindaco non è più in aula. Ed in aula non arrivano né Giovanni MeranteAntonio Trifiletti. I motivi? Evidentemente c’è ancora qualcosa di sospeso. Da chiarire. Da risolvere. 

Alessia Burdino