Ursino: ‘Attenzione al destino delle lanzaredre’

Il consigliere comunale sottolinea come le piccole imbarcazioni di legno che impreziosiscono Catanzaro siano 'un patrimonio storico della città'


“Le lanzaredre, piccole imbarcazioni in legno che da generazioni impreziosiscono il mare di Catanzaro, vanno tutelate”.

Lo ha detto il consigliere comunale di Catanzaro da vivere, Antonio Ursino. “In questi giorni ho avuto modo di ascoltare e recepire le problematiche, le perplessità, le necessità dei proprietari di questo patrimonio storico che accomuna il capoluogo ad altre città di mare, e non posso che fare mie le esigenze di questi pescatori”.

“Uno dei problemi che mi sono stati sottoposti è legato alla gestione dei pontili nel Porto: ogni lanzaredra ha bisogno di restare in acqua per far sì che il legno si gonfi evitando infiltrazioni. Un aspetto, questo, che è sempre stato rispettato, a Catanzaro, e per il quale non è mai stato chiesto un euro ai proprietari delle imbarcazioni. Ad oggi – ha aggiunto Ursino – la società che gestisce i pontili avrebbe imposto ai pescatori il riconoscimento di un importo – pari a 1.600 euro l’anno – per tenere in mare le barche, altrimenti sarebbe costretti a riportarle sulla spiaggia con tutto ciò che ne deriva in termini di aumento della manutenzione, dei costi e del rischio di arrecare gravi danni alle stesse lanzaredre”.

“Per questo motivo – ha concluso il consigliere di Catanzaro da vivere – sento necessario chiedere al all’assessore al patrimonio, Ivan Cardamone, di trovare una soluzione che tuteli sia le legittime esigenze della società che gestisce i pontili del porto, sia quelle dei pescatori che, altrettanto legittimamente, vorrebbero che si continuasse una consuetudine che è condizione basilare per far sì che non si disperda il patrimonio storico e sociale rappresentato dalle lanzaredre”.