Rinvio elezioni Provincia Crotone, Ferro e Orsomarso (FDI): ‘Giochi di palazzo per tenere il potere’

"La Delrio deve essere riformata ripristinando l'elezione diretta degli amministratori provinciali da parte dei cittadini"

“Il rinvio dell’elezione del presidente della Provincia di Crotone è una bruttissima pagina scritta da una politica interessata solo alla conservazione del potere fine a se stesso, e che continua ad operare secondo logiche di palazzo incomprensibili ai cittadini”. E’ quanto affermano il coordinatore regionale e il coordinatore provinciale di Crotone di Fratelli d’Italia Wanda Ferro e Fausto Orsomarso.

“La compagine di governo rosso-gialla – spiegano Ferro e Orsomarso – considera la democrazia come una pratica residuale e vede il voto dei cittadini come fumo negli occhi. L’emendamento approvato nel ‘milleproroghe’ sembra avere il preciso obiettivo di evitare il voto a Crotone e consentire all’amministrazione di centrosinistra di restare in carica senza alcuna legittimazione democratica. E’ il riflesso, in fondo, di quanto avviene a livello nazionale: di fronte al rischio di perdere le elezioni, il centrosinistra sospende la democrazia e si aggrappa ai garbugli e alle macchinazioni pur di non confrontarsi con il consenso. E’ incomprensibile, ad esempio, il motivo per cui il presidente facente funzioni della Provincia di Crotone, dopo avere doverosamente indetto le elezioni per il 2 marzo, non abbia proceduto all’allestimento dei seggi elettorali già venerdì scorso, quando il ‘milleproroghe’ non era stato ancora pubblicato. Una inadempienza che smaschera il disperato tentativo di impedire l’affermazione di un’alternativa di centrodestra alla Provincia di Crotone, attraverso la maldestra introduzione di una norma i cui contorni richiedono ancora chiarimenti”. “Quanto avvenuto – concludono i due rappresentanti di Fratelli d’Italia – devono fare riflettere anche sulla necessità di una revisione organica della riforma Delrio, che passi prima di ogni cosa per il ripristino per l’elezione diretta degli amministratori provinciali da parte dei cittadini”.