I circoli di FdI del Basso Jonio contro la visita negli ospedali di Annamaria Parente

"Le passeggiate nei reparti sono l’ennesimo insulto all’intelligenza dei cittadini calabresi"

I circoli di Fratelli d’Italia del Basso Jonio catanzarese intervengo in merito all’interessamento della presidente della Commissione sanità del Senato Annamaria Parente sugli ospedali di Catanzaro e Soverato

“Eravamo rimasti sorpresi della decisione della presidente della Commissione sanità del Senato Annamaria Parente di interessarsi improvvisamente degli ospedali di Catanzaro e Soverato. La senatrice non aveva infatti pensato di visitare le due strutture ospedaliere nei giorni difficili dell’emergenza Covid, per comprendere magari come supportare nel proprio ruolo istituzionale l’attività dei medici e del personale sanitario, mentre avrebbe programmato di farlo in piena campagna elettorale, accompagnata da una parlamentare del territorio del suo stesso partito. Insomma – si legge nella nota – non era ben chiaro se quella in programma fosse una visita istituzionale, essendo probabilmente stati insufficienti i precedenti sopralluoghi dei rappresentanti del governo, o una manifestazione di Italia viva in occasione della campagna elettorale per le amministrative, che interessa anche Soverato e altre cittadine dello Jonio catanzarese che rientrano nel bacino di utenza dell’ospedale soveratese.

La visita ai reparti da parte della senatrice Vono, nonostante l’assenza della presidente, conferma la natura politica dell’iniziativa.

Ancora una volta gli ospedali calabresi continuano ad essere teatro di passerelle elettorali da parte di esponenti della maggioranza di governo, ai quali non seguono interventi concreti. Dal governo rosso-giallo la Calabria si aspetta la definitiva chiusura della stagione dell’emergenza, e interventi concreti per consentano di tornare ad una programmazione politica che abbia una visione più ampia delle necessità dei territori e si assuma la responsabilità delle scelte. Le passeggiate nei reparti sono l’ennesimo insulto all’intelligenza dei cittadini calabresi e alla dignità di medici ed operatori sanitari che da sempre, con professionalità e sacrificio, garantiscono ai calabresi il diritto alla salute”.