Quando un circolo Pd incontra un libro Svimez, il circolo Pd è un circolo vivo

L’economista Luca Bianchi si confronta con i dem di Materdomini sul divario di cittadinanza Nord Sud prospettando una nuova questione meridionale

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    Il dibattito politico in città lentamente prende quota, riuscendo pian pianino a svincolarsi dalle strettoie imposte dall’emergenza sanitaria in atto. Anzi, facendo dell’emergenza, se possibile, un appiglio su cui fare perno per scardinare passaggi stretti e difficili da superare. Ci sta provando, con una costanza che forse avrebbe fatto premio nelle ultime e penultime consultazioni elettorali, quel che rimane del Partito democratico in città che, sia detto senza infingimenti, attraversa uno stato di crisi pur non dichiarato apertamente, ma evidente nei fatti, nei voti, nelle assemblee rappresentative. Per essere precisi, e non suscitare infondate speranze in chi in cuor suo ambirebbe al Pd che si basta da solo come nella favola veltroniana del tempo che fu, si distingue in questo sussulto di vitalità il circolo Pd di Materdomini guidato dal segretario Lino Puzzonia che è riuscito nell’impresa, per nulla scontata per una piccola cellula della periferia politica, di coinvolgere la Svimez nell’organizzare un incontro, per di più condotto a ritmo serrato con cadenze temporali cosiddette europee: inizio in perfetto orario, interventi contingentati con metronomo fissato sui cinque minuti, intervento più esteso dell’illustre ospite, chiamato a illustrare i contenuti del libro, edito da Rubbettino, che Luca Bianchi, direttore di Svimez, ha scritto con Antonio Fraschilla, giornalista di Repubblica. Titolo: “Divario di cittadinanza – Un viaggio nella nuova questione meridionale”. L’approccio è in uno stile completamente diverso da quello abituale delle analisi che puntualmente Svimez fornisce sullo stato economico e sociale del Mezzogiorno. Nel libro, e per questo Bianchi si è voluto avvalere dell’opera di un versatile giornalista come Fraschilla, si tralasciano i parametri economici abituali, come tassi pil e trend, e si parte dalle storie, delle persone e con le persone, che sole possono fare intendere come il vero divario non è tanto e non è solo nelle risorse a disposizione, quanto nella qualità di vita di chi vive sopra e chi vive sotto il parallelo mediano del benessere. Qualità di vita o, che è lo stesso, diritti di cittadinanza, gli stessi che vengono prescritti dalla Costituzione come uguali per tutti e che viceversa hanno una connotazione e una limitazione territoriale ben precisa.

    La pandemia ha portato come effetto collaterale, inatteso e però desiderato, una dotazione in risorse, europee, mai vista nella concentrazione temporale che il Recovery Fund promette. È un’occasione unica che non può fallire, un treno che non passerà ancora. Con l’avvertenza che nessuno si salva solo. Neanche il Nord che non si è mai completamente risollevato dalla crisi del 2008. E non lo farà senza che il Sud agganci finalmente quel treno. Bianchi ha dato indicazioni scorrendo velocemente l’indice del suo libro, che, essendo in libera vendita, può soddisfare la curiosità di chi è interessato. Per una volta, però, preme qui rimarcare quanto sia stato determinante e originale l’apporto degli altri protagonisti dell’incontro: il circolo dem di Materdomini e Il Campo, l’Associazione diretta da Pino Soriero che di Svimez è anche componente del cda. Così Lino Puzzonia ha detto la sua sulla sanità calabrese, e di come rimodellarla secondo la vocazione alla prossimità: prossimità alle diagnosi e alle cure di primo livello possibili con una settantina di strutture territoriali, e con una rete di 11 grandi ospedali, tecnologicamente avanzati e professionalmente qualificati in grado di offrire medicina di qualità in regione e annullare l’emigrazione sanitaria. Così Bernardo Cirillo ha puntato sui pericoli derivanti dalla riproposizione ciclica di una questione settentrionale gonfiata mediaticamente. Così Raffaele Mammoliti ha perorato la causa di un Piano straordinario per la pubblica amministrazione. Così Caterina Consarino ha riproposto la deficienza dei servizi sociali e per la famiglia, causa principale della disparità della condizione della donna in Calabria e nel Meridione. Così Salvatore Passafaro, portavoce dei circoli cittadini del Pd, ha introdotto la formula secondo cui in Calabria a discreta ricchezza privata corrisponde una equivalente povertà pubblica. Così Bruno Talarico della FP Cgil ha sostenuto l’urgenza di una rimodulazione dell’offerta formativa dell’università calabrese. Insomma, un circolo Pd vivo e vegeto, capace di discutere, avanzare proposte, offrire spazio di discussione.

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