Mancuso: “Consentire agli ambulanti non alimentari di tornare a lavorare”

Il consigliere regionale: "Paradossale la loro situazione. E lavorano all'aperto"

“Ho sempre ritenuto la zona rossa in Calabria una decisione fin troppo punitiva del Governo nazionale. Le attività economiche chiuse hanno subito l’ennesimo danno di questo terribile anno e quelle lasciate aperte ovviamente soffrono un’ evidente riduzione del numero di clienti. Ci sono poi dei paradossi”. Esordisce così il consigliere regionale della Lega Filippo Mancuso. “Mi riferisco a quello che si ripercuote sugli ambulanti. Trattandosi di attività all’aperto, aspetto che per gli esperti riduce i rischi rispetto a quelle svolte al chiuso, perché subiscono il divieto di svolgere la propria attività?

Francamente è difficile giustificare questa inibizione. Nei mercati rionali -aggiunge il consigliere Mancuso- è consentita esclusivamente la vendita degli alimentari. Invece sarebbe più che auspicabile, utilizzando gli appositi protocolli già approvati sul distanziamento e sulla misurazione della temperatura corporea, estendere la possibilità che anche gli operatori che commerciano abbigliamento, fiori e tutti gli altri generi possano ricominciare a lavorare”.

“Non posso che essere d’accordo quindi- sostiene il consigliere regionale- con le legittime recriminazioni di questa categoria. Fermo restando gli adeguati ristori per il periodo in cui sono stati costretti all’inattivittà, la Conferenza Stato-Regioni si occupi di sanare la questione degli ambulanti. Sperando -conclude- che la Calabria possa superare al più presto questo regime di zona rossa”.