Tavolo centrosinistra, Carlo Tansi ancora discolo e bastian contrario

Era già tutto previsto: Tansi assaggia il Tavolo e rigetta. Altra riunione stasera, nel tentativo di riportare l’ex capo della Prociv. Si fanno insistenti le voci di un rinvio delle elezioni mentre in Giunta è gara di spesa tra il facente funzioni e gli assessori

Si potrebbe scrivere che era tutto previsto, che Carlo Tansi, fondatore ispiratore e nume tutelare di Tesoro Calabria, dopo avere concesso la sua presenza al Tavolo di concertazione del centrosinistra allargato avrebbe recitato ancora una volta il ruolo del discolo e del bastian contrario. E in effetti è andata così, con Tansi che alle prime battute della riunione notturna, iniziata on line poco dopo le 21 di ieri sera, ha ancora una volta rovesciato il tavolo su ogni ipotesi di accordo che lo comprendesse se non fosse stato quello da lui dichiarato, in sostanza il suo nome a candidato presidente e nessun altro. Ma fino all’ultimo, nell’ampia coalizione che si riuniva con l’intento di trovare un accordo generale con l’obiettivo di tentare la rivincita nei confronti del centrodestra, aveva aleggiato la cocciuta speranza che il geologo cosentino addivenisse a più miti consigli, accogliendo i diversi inviti alla ragionevolezza e alla moderazione nei termini e nei modi. In ciò supportati soprattutto dall’esito del sondaggio effettuato il giorno prima dai Cinquestelle calabresi che offriva loro la possibilità di presentarlo al tavolo, se non proprio come candidato presidente, quantomeno come parte importante e portante dello schieramento. Nulla da fare: dalle prime battuta si è capito che non era aria di compromesso, e Tansi non solo ha lasciato la riunione, ma ha subito diffuso un post nel quale le accuse e le offese nei confronti della coalizione (o Partito unico della torta, secondo l’ex capo della Prociv) e del commissario regionale del Partito democratico Stefano Graziano ( il Re delle sceneggiate, secondo Tansi) venivano reiterate e confermate.
Il tavolo è quindi proseguito nella primitiva composizione, ovvero Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Italia Viva, Io resto in Calabria, Articolo 1, Socialisti, Centro democratico, Verdi, Movimento europeo Repubblicano, Calabria aperta, A testa alta e Movimento della Sardine, con l’aggiunta di un pezzo del Polo civico, ovvero Francesco Aiello, già candidato per i Cinquestelle nello scorso gennaio. Viste le premesse, la riunione non poteva che essere ancora una volta interlocutoria, aggiornando il tutto a stasera, nel tentativo di riportare al Tavolo Carlo Tansi, inducendolo a più miti consigli.

Anche perché si vanno infittendo i segnali di fumo che trasmettono messaggi di rinvio della data delle elezioni regionali, nonostante il centrodestra regionale che siede a Palazzo Campanella insista per la conferma della scadenza decretata dal facente funzioni di presidente Nino Spirlì. Curioso, invece, che siano proprio le voci di una convergenza favorevole al rinvio tra Pd e Lega a suggerire come più che possibile un’altra data, meno incompatibile con l’emergenza epidemiologica che continua a preoccupare moltissimo. Ci sarebbe addirittura un giorno cerchiato in rosso nel calendario, ovvero l’11 aprile, prima domenica dopo Pasqua 2021. Che sia nei desiderata di Pd e dell’intera coalizione centrosinistra-cinquestelle-civici non meraviglia: troppo lontane le soluzioni in tema di premesse, priorità, programma e candidati. Più curioso capire perché Gabriele Invernizzi, segretario regionale Lega, voglia il posticipo, contrariando l’opposta valutazione del capogruppo al Consiglio regionale Tilde Minasi, espressa in una dichiarazione congiunta di tutti i capigruppo di centrodestra. Probabile che si voglia dare maggiore visibilità e concretezza all’insperato ruolo assunto da Nino Spirlì alla guida della giunta regionale, anche per non escludere da subito la pedina della Calabria dal gioco nazionale delle candidature in ballo per le elezioni amministrative di primavera in importanti città: Milano, Roma, Torino tra le altre. Spirlì continua intanto a usare le dirette video facebook per menare randellate contro il governo, non usando alcuna mediazione linguistica: ieri ha previsto la “calata del pacco” da parte del governo rispetto alle chiusure nei giorni delle festività natalizie, addirittura scomodando il richiamo alla dittatura. Nell’uso delle dirette Spirlì ci ha preso gusto, e probabilmente anche nel ruolo, nei giorni in cui da parte di esponenti della giunta si moltiplicano gli annunci milionari di spesa, soprattutto in campo agricolo (Gianluca Gallo) e attività economiche (Fausto Orsomarso). Stamattina, per non sembrare da meno, il facente funzioni ragguaglierà i giornalisti sulla spesa del Por 2014-2020: ci si aspetta fin d’ora la magnificazione dell’impegno profuso dalla giunta nell’ultimo anno, relegando il quinquennio di Mario Oliverio come una parentesi insignificante ai fini del risultato finale.